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 2012  aprile 24 Martedì calendario

La Rai senza «Voice» E anche sull’«Isola» l’ombra della scure - Intanto, The Voice , nuovo ta­lent musicale, è già stato cancella­to

La Rai senza «Voice» E anche sull’«Isola» l’ombra della scure - Intanto, The Voice , nuovo ta­lent musicale, è già stato cancella­to. E questa decisione, da sola, di­ce già tutto. Ma potrebbero anche sparire Qui Radio Londra di Ferra­ra e la storica colonna di Raidue L’isola dei famosi . Insomma, la Rai sta attraversando un momen­to di crisi economica così profon­da da far calare l’ascia sul «core bu­siness »: il prodotto, i programmi, ciò che tiene in piedi le reti, insom­ma la televisione stessa. Perché se si interviene su qualità e quantità degli show di produzione e si pun­ta solo su film, telefilm e fiction, si rischia di impoverire le reti, allon­tanare ancor di più gli inserzioni­s­ti e incrementare la spirale già ne­gativa del decremento della pub­blicità. The Voice è uno show simile a X Factor e Star Academy ( la differen­za sta nel fatto che i giurati selezio­nano i cantanti ascoltando solo la voce senza vederli): avrebbe dovuto occu­pare una casella im­portante nel palinse­sto di Raiuno nella prossima stagione au­tunnale. Di grandissi­mo successo in altri Paesi come Olanda e Stati Uniti, era stato pensato al posto di Star Academy che è andato incontro al flop. E si puntava così tanto su questo pro­dotto da dirottarlo da Raidue (sua destina­zione iniziale) a Raiu­no. Già circolava il no­me di Carlo Conti co­me conduttore (e di Ranieri, D’Alessio, Roby Facchinetti e Giusy Ferreri come giudici): insomma se ne voleva fare uno show meno giovanile (come era l’ X Factor di Raidue) e più adat­to a un pubblico an­ziano come quello del primo canale. E in­vece? I dirigenti Rai (come antici­pato dal sito Tv Blog ) ci hanno ri­pensato: costa troppo. Pare una decina di milioni di euro. Troppi per l’attuale situazione della Tv di Stato, costretta a sforbiciare anco­ra i costi dopo le terribili perfor­mance della raccolta pubblicita­ria:- 17 per cento nel primo trime­stre dell’anno.Per farfronte a una situazione così grave, il direttore generale Lorenza Lei ha messo a punto un piano di risparmio per il 2012 che prevede circa 50 milioni di euro di tagli. Giovedì verrà por­tato in Consiglio di amministra­zione: se verrà approvato così co­me presentato, ci saranno 12 mi­lioni di euro in meno per le produ­zioni, di cui ben 10 in meno per le tre reti principali. Cancellato The Voice, nel palinsesto autunnale di Raiuno per ora resta soltanto Ti la­scio una canzone , il programma con i bambini di Antonella Cleri­ci: I migliori anni - con decisione precedente - era già stato messo a riposo, inoltre non ci saranno più la Champions League (la Rai non ne avrà più i diritti) e neppure gli speciali di Porta a porta in prima serata (se non per eventi eccezio­nali). Si stanno dunque studian­do in alternativa due show meno costosi per il mercoledì e venerdì (uno potrebbe essere Tale e quale di Carlo Conti che si sta testando con successo da venerdì scorso?). Sempre sul primo canale, biso­gna risolvere il nodo Ferrara: al giornalista è stato chiesto di spo­stare nel primo pomeriggio Qui Radio Londra (che, pur non co­stando molto, crea seri problemi di ascolto nel prime time): lui non ci pensa proprio, ma si è detto di­sposto a chiudere il programma o a ridurne i minuti di durata a due, in coda al Tg1 (dentro il notiziario, non dopo la pubblicità). Ora la pal­la passa al direttore del Tg Alberto Maccari.E c’è chi immagina di ve­de­rlo in onda al giovedì sera su Rai­due, nello spazio di approfondi­mento ancora vuoto che fu di San­toro, ma dove il direttore di rete Pa­squale D’Alessandro vorrebbe avere Giovanni Minoli. Infine il capitolo Raidue, rete che fatica a trovare una nuova stra­da ( i risultati degli ultimi program­mi lo dimostrano): se si decidesse (prossima primavera) di cancella­re l’ Isola dei famosi , show che nel bene e nel male ha retto il palinse­sto negli ultimi nove anni, il cana­le- senza investimenti- rimarreb­be solo con i telefilm. Ma ogni an­no se ne decreta la morte, e poi la si rivede regolarmente in onda.