Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera 23/04/2012, 23 aprile 2012
IPPOLITO NIEVO. TESORIERE DI GARIBALDI
Ho sentito di sfuggita alla radio che, nella lunga storia di malversazioni di fondi politici di cui l’ Italia è piena, è stato citato questo episodio: Ippolito Nievo, oltre a essere stato quel grande romanziere che tutti portiamo nella nostra cultura liceale, fu anche il «tesoriere» dei garibaldini. Quando Garibaldi venne accusato di malversazioni di fondi, di poca chiarezza nelle spese del suo «partito» e di essere finanziato dagli inglesi non solo in sterline ma in talleri turchi, chiese al tesoriere delucidazioni e Ippolito Nievo imbarcò due casse di documenti contabili e i fondi di cassa sulla nave (credo si chiamasse Erculea) e salpò da Palermo per consegnare il tutto a Garibaldi, che si trovava (credo) a Genova. Ebbene la nave affondò e tutto, uomini, documenti e denaro, sparì per sempre e vane sono state tutte le ricerche. Può dirmi qualcosa al riguardo?
Salvatore Ceglia
salvatoreceglia@yahoo.it
Nievo scrisse un rendiconto della spedizione che fu pubblicato dalla Perseveranza di Milano. Le carte che lo scrittore voleva consegnare a Garibaldi andarono perdute nel naufragio, ma all’ Archivio di Stato di Torino esiste un fondo che documenta la correttezza della sua amministrazione.
Sergio Romano