Carlo Moretti, la Repubblica 15/4/2012, 15 aprile 2012
Vasco Rossi su Facebook ha criticato dei colleghi. Baglioni perché è «l’emblema delle musichette da sala d’attesa, con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno»; Amedeo Minghi, «Wolfgang Amadeus Minghi», che per «presunzione eccessiva ha perso ogni contatto con la realtà, quella vera»; e contro Piero Pelù, «un Ufo, che ancora non hai capito se canta per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto
Vasco Rossi su Facebook ha criticato dei colleghi. Baglioni perché è «l’emblema delle musichette da sala d’attesa, con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno»; Amedeo Minghi, «Wolfgang Amadeus Minghi», che per «presunzione eccessiva ha perso ogni contatto con la realtà, quella vera»; e contro Piero Pelù, «un Ufo, che ancora non hai capito se canta per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto... per sesso!». Lo staff di Rossi ha cominciato a dire che forse era stato un hacker, ma il cantante poi ha scritto di nuovo: «Se pensano di alzare un polverone tra me e il divino Claudio hanno toppato perché l’ho già chiamato e ci siamo già chiariti. Lui pensa di me le stesse cose ma è molto più educato e non le dice. Cosa fai, allora, quando incontri un cantante che consideri un perfetto imbecille per le cose che canta? Quando ti trovi di fianco ad uno che, secondo te, dovrebbe andare a zappare la terra, piuttosto che continuare a frignare stupide canzoni che sono tutte la stessa lagna?» eccetera.