GLAUCO MAGGI, La Stampa 23/4/2012, 23 aprile 2012
Che cos’è l’aereo ipersonico? - I piani di armamento sono sempre più improntati alle soluzioni altamente tecnologiche
Che cos’è l’aereo ipersonico? - I piani di armamento sono sempre più improntati alle soluzioni altamente tecnologiche. Nella settimana del totale fallimento dell’esperimento del razzo della Corea del Nord, il Pentagono ha reso noto i particolari sui risultati del secondo tentativo di lancio del progetto del velivolo ipersonico Falcon, che si era svolto lo scorso agosto ed era stato poi avvolto da un alone di mistero, dopo la prematura esplosione e caduta dell’aereo. L’esame dei tecnici avrebbe ora portato a conclusioni meno negative. Qual è l’obiettivo del Falcon Hypersonic Technology Vehicle 2, come si chiama ufficialmente? Viaggiare a velocità ipersonica e poter quindi raggiungere qualsiasi punto del pianeta in meno di un’ora. Mentre la velocità supersonica è quella di aerei che sfondano il muro del suono, vanno cioè a Mach 1, si considera ipersonica quella di mezzi che volano oltre cinque volte il Mach 1. E’ stato raggiunto? Parzialmente: la velocità perseguita era di 20 Mach, 23 mila chilometri all’ora, 20 volte quella del suono, ed è stata effettivamente toccata. Ma il velivolo non ha potuto mantenerla per i 30 minuti previsti perché si è distrutto prima. Dove si è tenuto il test? L’aereo sperimentale, senza pilota e dalla forma a freccia, si era levato dalla base di Vanderberg in California, a Nord-Ovest di Santa Barbara, ed era stato portato nella fascia atmosferica elevata a bordo di un razzo Minotaur IV della Orbital Sciences Corporation. La Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), l’agenzia che cura i piani più sofisticati nel campo della Difesa Usa, non ha comunicato che altezza dovesse essere raggiunta. Una volta arrivato al livello previsto qual era il suo compito? A quel punto, il Falcon ha acceso i motori e iniziato il viaggio ipersonico che era il cuore della missione: volare per 30 minuti verso l’Oceano Pacifico alla velocità di 23mila chilometri. Il piano prevedeva poi che l’aereo si inabissasse dalle parti dell’Atollo di Kwajalein, a 6500 chilometri da Vanderberg. Che cosa è successo, invece? Nove minuti dopo la sua corsa il Falcon si è autodistrutto. Per mesi il Pentagono non ha spiegato il perché, fino a venerdì quando ha dato alcuni dettagli che fanno concludere che si sia trattato di un mezzo fallimento, ma che ci sia stata anche una nota positiva. E quale sarebbe, secondo i tecnici del Pentagono? Il comunicato della Darpa dice che l’altissima velocità ha fatto sì che il Falcon perdesse la sua pelle, la superficie esterna di copertura della struttura del velivolo. Gli sbalzi che si sono creati hanno causato forti onde shock attorno ai veicolo che stava viaggiando a Mach 20, e ciò ha portato alla inevitabile distruzione anticipata. Di quale materiale è fatto il Falcon? Il velivolo, che è stato costruito dalla Lockheed Martin Corp., ha la sua superficie esterna in materiale composto di carbonio durevole, studiato perché mantenesse in sicurezza tutti gli strumenti di elettronica e di gestione del volo - a pochi centimetri dall’esterno del Falcon, durante il volo ipersonico. I tecnici avevano calcolato che la temperatura di superficie che l’aereo avrebbe potuto raggiungere a quelle velocità sarebbe stata di oltre 3500 gradi, che sono abbastanza da fondere persino l’acciaio. Come si può concludere allora che la missione sia stata un parziale successo? Il direttore della Darpa Kaigham J. Gabriel ha fatto la seguente dichiarazione in proposito: «Le onde shock di disturbo che si sono verificate durante il secondo volo, contro le quali il veicolo è stato in grado di reagire, riprendendosi e continuando a svolgere un volo controllato, erano di una forza superiore di 100 volte quella che il Falcon era stato preparato a sostenere. E questa è la conferma del fatto che stiamo migliorando la nostra comprensione del volo ipersonico». Quando è iniziato e quanto è costato finora il progetto del Falcon? Il programma ipersonico fu avviato sotto Bush nel 2003 e finora sono stati spesi 320 milioni di dollari. Per ora, in calendario non ci sono altri lanci. Il piano potrebbe dunque essere abbandonato? La tendenza del Pentagono è di trovare soluzioni più valide militarmente e insieme meno care e con meno uomini in divisa. L’uso dei droni e dei robot continua a crescere. In questa direzione realizzare un Falcon capace di recapitare ad un potenziale nemico una bomba nucleare ovunque sulla Terra in meno di un’ora è un deterrente formidabile. La Darpa lavorerà ancora al progetto.