Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  aprile 21 Sabato calendario

FERRARA: MI VOGLIONO SPOSTARE MA NON FACCIO IL MARTIRE


«Il direttore di Raiuno mi ha proposto a nome della signora Lei di liberare lo spazio delle 8 e mezza e di fare Radio Londra alle 13 e trenta». A riportare questa notizia è stato il giornalista Giuliano Ferrara sul suo profilo twitter (@ferrarailgrasso): lo scoop ha fatto irruzione, così, in rete ieri pomeriggio e subito è stato ripreso dai vari siti.
Si parla di spostare Radio Londra, la striscia quotidiana in onda tutte le sere dopo il Tg1 delle 20 sull’ammiraglia Rai, durante la quale il direttore de Il Foglio Ferrara recita un suo editoriale sul tema del giorno. Il programma, si sa, non ha mai fatto grandi ascolti e in passato si era già parlato di eliminarlo dall’access prime time.
A fornire ulteriori dettagli sulla vicenda ci ha pensato lo stesso Giuliano Ferrara, sempre ieri pomeriggio, con un nuovo cinguettio: «Gli ho controproposto di fare un commento di due minuti e trenta secondi in coda al Tg1, sennò amici come prima, senza strilli e martirio». Insomma, a quanto pare Ferrara non intende accettare l’invito di mamma Rai a traslocare nel daytime.
«Ho cinguettato perché detesto i pettegolezzi, a meno che non li metta in giro io». Con questo terzo tweet, e con la sua solita ironia, il padrone di casa di Radio Londra ha concluso ieri il proprio resoconto. La proposta arrivata dal direttore generale Rai, Lorenza Lei, e dal direttore di Rai1 Mauro Mazza non ha sorpreso nessuno: già a febbraio, in concomitanza con il Festival di Sanremo, Mazza preoccupato aveva proposto di cambiare la fascia oraria della striscia condotta da Ferrara. «Troppo bassi gli ascolti; il programma genera perdite ingenti dopo il Tg1 e ammazza il varietà Affari Tuoi», tuonavano da Viale Mazzini.
E, dati di questi ultimi giorni, avevano ragione: il Tg1 delle 20 fa una media del 23% di share, mentre Radio Londra, in onda subito dopo, scende a 17% (poco più di 4milioni di telespettatori). Seguiremo gli sviluppi.

G.L. MONTANINO