Cristina Bartelli, ItaliaOggi 20/4/2012, 20 aprile 2012
Il Fisco si fa una megarubrica – Anche i dati dei telefoni saranno inseriti nell’anagrafe tributaria
Il Fisco si fa una megarubrica – Anche i dati dei telefoni saranno inseriti nell’anagrafe tributaria. Vodafone, 3g, Tim, Telecom, Wind, Fastweb, Teletu e Infostrada dovranno inviare i dati relativi alle utenze telefoniche fisse e mobili dei clienti privati. Finora l’invio delle informazioni era limitato alla clientela business. Assieme ai numeri, per i cellulari, dovranno essere comunicati anche i dati sui costi di abbonamenti e ricariche. La novità arriva nel provvedimento siglato ieri da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle entrate, «comunicazioni all’anagrafe tributaria relative ai contratti di servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativamente alle utenze domestiche e a uso pubblico». I dati andranno ad arricchire il cervellone dell’amministrazione finanziaria e potranno essere utilizzati ai fini dell’accertamento, sia per quanto riguarda il contrasto delle locazioni in nero sia per quanto riguarda l’accertamento sintetico e cioè anche il redditometro. I dati relativi al 2011 dovranno essere inviati fino al 30 settembre prossimo. A partire dal 2012 la scadenza per l’invio dei dati è anticipata invece al 30 aprile. Ma cosa dovranno inviare gli operatori telefonici, tramite Entratel, all’amministrazione finanziaria? L’elenco del tracciato record è capillare: si parte dal codice fiscale del titolare dell’utenza, e i dati identificativi (data e luogo di nascita, cognome e nome) dell’utenza. In questa sezione andranno riportati gli estremi del contratto, la tipologia della tariffa applicata, specificando, cioè se si tratta di una ricaricabile o di un abbonamento. Le società di telefonia dovranno poi spiegare se l’utenza è utilizzata per affari-business o per uso privato-residenziale. Il fisco vorrà sapere se il contratto è multiutenza o individuale e se l’utenza è di telefonia mobile o fissa. Il dato dovrà riportare la data della prima attivazione dell’utenza e si dovrà indicare il numero di utenze registrato all’inizio dell’anno di riferimento e il numero di utenze registrato alla fine dell’anno di riferimento. Da comunicare gli indirizzi completi di dove si trova l’utenza. Uno spazio apposito del tracciato record è destinato ai dati relativi ai consumi e alle fatturazioni. Per il fisco sarà importante entrare in possesso di informazioni relative al numero dei mesi fatturati nell’anno, del costo annuo delle ricariche, del costo del traffico dell’anno. Per il costo annuo delle ricariche, l’operatore dovrà esprimere la cifra in euro e al lordo dell’Iva mentre, per il costo traffico annuo, l’importo deve essere indicato al netto dell’Iva. Infine spazio all’indicazione dell’ammontare fatturato, e anche in questo caso l’importo va espresso al netto dell’Iva. L’Agenzia, precisa che per evitare duplicazioni dei dati non vengono richiesti i dati catastali in quanto già disponibili nei sistemi informativi. Per quanto riguarda il trattamento dei dati, il provvedimento dell’Agenzia delle entrate specifica che le notizie raccolte sono inserite nei sistemi informativi, riducendo al minimo l’utilizzazione dei dati personali, mediante analisi anonime e procedendo all’identificazione dei contribuenti solo nel caso di esecuzione dei controlli fiscali. La trasmissione si considera effettuata nel momento in cui è completata la ricezione del file che contiene le comunicazioni. Gli esiti dell’invio sono comunicati dall’Agenzia entro cinque giorni e nel caso di errore possono essere rinviati nei successivi 30 giorni. Le società di telefonia hanno comunque l’obbligo di inviare anche le informazioni cosiddette negative: presentare, cioè, al fisco, in mancanza di dati da trasmettere per l’anno, la comunicazione negativa.