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 2012  aprile 20 Venerdì calendario

Spregiudicati, potenti e ricchissimi ecco i veri padroni del calciomercato – ROMA - Trent´anni fa era un´avventura

Spregiudicati, potenti e ricchissimi ecco i veri padroni del calciomercato – ROMA - Trent´anni fa era un´avventura. Quando Dario Canovi, avvocato romano tra i precursori del mestiere di procuratore di calcio, entrò nell´ufficio di Antonio Sibilia ad Avellino per trattare il contratto di Juary - che il presidente avrebbe addirittura spedito a consegnare una medaglia d´oro a Raffaele Cutolo - quello si tolse la Magnum dalla fondina e l´appoggiò sul tavolo. «È che quando sto seduto mi dà fastidio». A quei tempi i procuratori non li volevano tra i piedi: Boniperti con loro non parlava, si rifiutava di riceverli e di farli entrare alla Juve. Oggi invece la dimensione degli affari è industriale e gli interessi planetari. Un mercato non sempre fuori regola e da codice penale, ma molto disinvolto. Maurizio Zamparini ha denunciato per estorsione il procuratore argentino di Javier Pastore: dal trasferimento de El Flaco al PSG, Marcelo Simonian tramite la Dieci football Corporation ha incassato una fetta di 12 milioni, dopo richiesta di 17. Dei 39,8 milioni pattuiti con i francesi il Palermo ne ha incassati 22,8 e il resto se ne è andato in premi all´Huracan e in una maxifetta al procuratore che in realtà è comproprietario del giocatore. In ogni caso il giudice ha deciso l´archiviazione e si va in appello. In Europa e in Italia gli agenti fanno mercato a tutto campo. Mettono in piedi l´affare e lo fanno lievitare. Il famoso agente Fifa Mino Raiola, ex pizzaiolo italo-olandese (maturità classica e 7 lingue per altro) nato a Nocera Inferiore e che cominciò a fare affari nel suo ristorante di Haarlem frequentato da Bergkamp, Rijkaard e quelli dell´Ayax, è diventato la testa di ponte del Milan: Ibrahimovic, Robinho, Van Bommel, Emanuelson. Il primo gran colpo in Italia fu Nedved alla Juve (2001), il prossimo sarà l´asta per Balotelli, la sua specialità. Ogni volta che Ibra cambia club o rinnova Raiola apre le casse: la percentuale di un procuratore va dal 4 al 10% sul lordo (per Ibra 20 milioni l´anno, fino a 2 milioni dunque per il suo agente). Due anni fa il suo giro d´affari annuale era di circa 5 milioni, ora molto di più. Metodi spicci, famosa l´intercettazione Moggi-Raiola in Calciopoli circa il trasferimento di Ibra alla Juve dall´Ayax, che ovviamente va ammorbidito. Raiola: «Domani Ibra non si presenta all´allenamento»; Moggi: «Continuiamo a far guerra, non lo mandare ad allenarsi»; «Eh, io la sto facendo guerra!». Anche Ernesto Bronzetti è un formidabile procacciatore di calciatori, terreno di caccia soprattutto la Spagna, Vieri, Kakà. Figo e altri sono passati per le sue mani. Uno dei più quotati è l´avvocato cosentino Beppe Bozzo, che ha esteso la sua attività dai calciatori (Cassano, Gilardino, Quagliarella), ad allenatori come Ranieri e Mazzarri. L´ultimo colpo grosso è stato di Sergio Berti, il più tosto di tutti: a De Rossi aveva procurato un contratto da 9 milioni netti al City, la Roma si è dovuta svenare per garantirgliene almeno 6-6,5 bonus compresi. Il più originale Armin Ruznic che importa sloveni a Palermo, tutti con la "ic" finale come lui: Ilicic, Bacinovic, Kurtic, Handelkovic. Alessandro Moggi, 5 mesi nel vecchio processo Gea e 20 di squalifica sportiva, ha intanto riaperto a Dubai la Gea World Middle Est, costola della vecchia agenzia dei figli di papà (Riccardo Calleri, Chiara Geronzi, Francesca Tanzi, Giuseppe De Mita, Davide Lippi) che arrivò a 262 procure. I soldi muovono tutto. Con 1.502 milioni di "costo imputabile al personale" in A (Report Figc 2012), ai procuratori può finire un bottino fino al 10%: 150 milioni. Il mercato ormai è internazionale. La Gestifute del potente avvocato portoghese Jorge Mendes vale 400 milioni: gestisce Mourinho e Cristiano Ronaldo, Quaresma, Coentrao. Allenatore e giocatori con lo stesso procuratore. Mentre l´anglo iraniano Kia Joorabchian, registrato con un passaporto canadese alla camera di commercio di Londra, addirittura acquista cartellini di giovani talenti sudamericani, assistendoli e stipendiandoli, in attesa che esplodano. Non ha una licenza di agente ma un fondo d´investimento (MSI) nelle isole Vergini, tramite cui sono passate le "importazioni" di Tevez e Mascherano al West Ham, e poi via così. Famose le foto di Galliani e Joorabchian in camicia a Rio: ma il ricco affare Tevez-Pato-Milan-City-Psg venne stoppato da Berlusconi. Alla faccia dei divieti Fifa il magnate brasiliano, Delcir Sonda, 24 supermercati in Brasile, tramite il fondo DIS sede a Chui al confine con l´Uruguay, detiene quote di 60 calciatori brasiliani, tra cui Ganso e Neymar (il Barça è pronto a sborsare 65 milioni). I prossimi affari della grande torta.