Elvira Serra, Corriere della Sera 20/04/2012, 20 aprile 2012
ECCO IL FIGLIO SEGRETO DI MARIA ANGIOLILLO: «MI SPETTA L’EREDITA’»
Si somigliano. Basta mettere una accanto all’altra le loro foto. «Fino a 18 anni ho creduto che mamma fosse morta. Poi una notte, la mia matrigna, che era solita bere molti Martini, litiga con papà. Dopo mi guarda e mi dice: "Comunque, tua madre è viva e tuo padre è un uomo terribile perché te lo nasconde"». Quel padre era il conte Udo Franck de Beurges, quella madre era Maria Girani Angiolillo. Lui è Udo junior, nato ad Antibes, in Costa Azzurra, il 23 ottobre 1956, dal primo matrimonio della regina dei salotti romani scomparsa nel 2009. A quelle prime nozze, celebrate a Milano nel 1958, si aggrappano ora gli eredi Angiolillo per invocare la nullità del matrimonio con il senatore Renato, fondatore del quotidiano il Tempo, causa bigamia, e salvare così il patrimonio di famiglia.
Candida Morvillo è partita da un pettegolezzo diffuso da Dagospia, quando ha cominciato a cercare per Io Donna (che pubblica domani l’intervista) il figlio segreto della signora che per oltre quarant’anni ha raccolto attorno a sé nella sua casa di Trinità de’ Monti politici, imprenditori, giornalisti e scrittori. Da lì è risalita a Udo Franck de Beurges junior, residente a Sandton, in Sudafrica, dove ha un’azienda che commercia in macchine per il fitness.
Lui racconta: «Che io sappia, fino ai 5 anni sono stato con una au pair, poi venni portato in Sudafrica da mio padre e lì sono stato cresciuto prima da mia nonna, che si chiamava Maria anche lei, quindi dalla seconda moglie di papà, la baronessa von Falkenberg. Papà stava via anche sei mesi l’anno, spesso a Monaco. Non aveva un vero lavoro, aveva molti cavalli e per un po’ ha gestito un negozio di porcellane Rosenthal».
Udo dice di aver trovato la mamma in pochi mesi, grazie a un amico austriaco. Ammette: «Mi è mancata molto la figura materna. Mi sono sposato cinque volte, cercando sempre una mamma, senza mai trovarla. E non ho avuto figli. Ovviamente». Dell’incontro con Maria Angiolillo, avvenuto a Roma nel 1989, ricorda: «Eravamo in un albergo, poi ci siamo spostati a casa sua. Ero emozionato e un po’ anche lei, ma non quanto mi sarei aspettato». Udo parlava solo inglese e tedesco, la madre solo italiano e francese. «Volevo sapere perché mi aveva abbandonato, ma lei taceva. Incontrai anche il mio fratellastro, Marco (nato nel 1949 dalla relazione tra Maria Angiolillo e Elio Bianchi Milella, che riconobbe il figlio, ma non sposò la madre, ndr). Mi sembrò diffidente, ma non maleducato e mi stupisce che non mi abbia avvisato della morte di mamma».
Alla giornalista, infatti, è toccato l’infausto compito di comunicare a Udo la scomparsa della madre, il 14 ottobre 2009. «Chiederò a mio fratello quello che mi spetta» rivendica lui adesso. Di fatto, gli arredi della mamma ereditati dal fratellastro sono stati venduti da Christie’s per 6 milioni di euro, mentre Sotheby’s ha proposto il Villino Giulia, dove avvenivano le ambitissime cene, per trenta milioni.
Il punto è che non bastano il certificato di nascita e quello di matrimonio, che Io Donna pubblica, per risolvere ogni bega ereditaria. Renato Angiolillo junior, nipote prediletto, insieme con lo zio Amedeo, che è l’unico superstite dei tre figli Angiolillo, ha denunciato la scomparsa dei gioielli del senatore, tra i quali un diamante rosa firmato Van Cleef&Arples da 34 carati (per dire, uno da 24, e nemmeno firmato, è stato battuto all’asta nel 2010 per 33 milioni).
Udo Franck de Beurges dovrà aspettare ancora.
Elvira Serra