Notizie tratte da: Marco Belpoliti # La canottiera di Bossi # Guanda Padova 2012 # pp. 110, 10 euro., 21 aprile 2012
LIBRO IN GOCCE
Numero 26 (Marco Belpoliti, «La canottiera di Bossi»)
Fenomenologia di Umberto Bossi –
Caterpillar «Noi siam venuti dall’Italy/ Abbiamo un piano / per far la lira / Entriamo in banca col caterpillar / e ci prendiamo il grano» («Col Caterpillar», brano musicale scritto da Umberto Bossi).
Donato Tra la fine degli Anni 50 e l’inizio degli Anni 60 Umberto Bossi tenta la carriera di cantante. Si fa chiamare Donato e gira per le balere con la sua band facendo il verso ai cantanti dell’epoca: Fred Buscaglione, Adriano Celentano, Giorgio Gaber. Arriva anche a Castrocaro, festival per le voci nuove, ma non vince. Incide però un 45 giri.
Voce La voce di Umberto Bossi, cavernosa, profonda, strascicata, rauca. Secondo Lynda Dematteo, antropologa che ha condotto un lavoro tra i leghisti, durante i comizi la folla vibra in sintonia con la voce del leader: «Il fascino che esercita va oltre le parole, passa per il timbro di voce e la cadenza».
Rockstar Umberto Bossi, che nei comizi si muove avanti e indietro impugnando il microfono come un cantante, sempre molto vicino alla bocca. Alla fine si avvicina a bordo palco e firma autografi, come una rockstar.
Manico Curno, paese alle porte di Bergamo, 26 settembre 1993. In un capannone Bossi arringa circa diecimila leghisti. A un certo punto attacca il ministro socialista Margherita Boniver, che pochi giorni prima aveva manifestato timori sulla natura sovversiva del movimento lumbard. Bossi compie il gesto dell’ombrello: avambraccio teso, nudo fuori dalla manica della giacca, pugno chiuso e roteante e sbotta: «Cara Boniver, cara bonassa, sta tranquilla, non prendiamo le armi noi della lega, perché siamo già armati. Siamo armati bene, noi, armati di questo manico qui».
Celodurismo Il «celodurismo», termine inventato da Giuliano Ferrara.
Impresentabili «Nel corso del tempo Bossi ha badato bene di eliminare dal movimento, attraverso l’espulsione o l’esclusione forzata, tutti coloro che potevano competere con lui nella direzione del partito così da selezionare una classe dirigente assai modesta, se non del tutto impresentabile; il che fa pensare a coloro che componevano la leadership di un movimento come il nazismo che, salvo alcuni uomini davvero dotati, al di là del giudizio etico, come Speer o Goebbels, erano quasi tutti figure decisamente scadenti. A titolo di esempio, Joachim Fest nella sua biografia di Hitler ricorda che il Führer si preoccupava di non aver mai alla sua tavola contemporaneamente i capi fondatori del movimento nazionalsocialista, i compagni delle prima imprese politiche e gli alti gradi dell’esercito, poiché si vergognava dell’assoluta modestia dei suoi camerati».
Canottiera La canottiera di Bossi compare nell’estate del 1994, quando il Senatur va a fare visita a Berlusconi in Sardegna. Bossi si fa fotografare e rilascia interviste in canotta. Un’immagine, ripresa poi da tutti i giornali, lo mostra seduto in spiaggia, in costume, circondato dai villeggianti, mentre parla e nel contempo disegna con il dito sulla sabbia. Nel 2011, sette anni dopo l’ictus, durante una festa leghista nel Cremonese, si rivedrà la canottiera su un corpo segnato dal tempo e dalla malattia.
Canottiere Nell’iconografia italiana la canottiera compare con Mussolini e la battaglia del grano, poi con Massimo Girotti in «Ossessione» e in vari altri film di Visconti, quindi con Gasparri e De Mita, d’estate, che giocano a carte con gli amici, con Craxi spesso, l’ultima volta ad Hammamet mentre dipinge un vaso. Ai nostri tempi con Fabrizio Corona.
Catenine In un libro di memorie l’ex funzionaria della Lega Enza Bella ricorda Bossi alla fine degli Anni Ottanta con abiti acquistati alla Upim, comportamenti provinciali, sicuro di sé e logorroico. Sempre presenti la canottiera di filo e la catenina della Madonna insieme a una croce, un corno e un cuore.
Pigiama L’immagine del 1991 di Bossi sul lettino dell’ospedale di Varese. Ha appena rischiato l’infarto. Sorride, per dimostrare di averla scampata, con il pigiama tutto aperto sul petto villoso e la catenina d’oro in vista.
Dito medio Il gesto del dito medio, utilizzato da Bossi già all’inizio degli Anni 90. Scrive Desmond Morris che la «spinta del medio», come è chiamata tecnicamente, è un gesto fallico, di erezione, vecchio di almeno 2000 anni, già noto ai romani che si riferivano al dito medio come al dito più osceno.
Scimmie Tra le scimmie funziona così. Una scimmia maschio monta un subordinato per trasmettergli un chiaro messaggio: solo un maschio dominante può montare le femmine, quindi se io monto te, sei inferiore. Un momento di superiorità che si esprime anche con il gesto del dito medio.
Notizie tratte da: Marco Belpoliti, «La canottiera di Bossi», Guanda, 10 euro.