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 2012  aprile 19 Giovedì calendario

Periscopio – Mio padre, socialista e bestemmiatore, diventò improvvisamente cattolico e osservante, il 25 luglio ’43 alla caduta del fascismo: per lui, la fine di Mussolini fu la dimostrazione dell’esistenza di Dio

Periscopio – Mio padre, socialista e bestemmiatore, diventò improvvisamente cattolico e osservante, il 25 luglio ’43 alla caduta del fascismo: per lui, la fine di Mussolini fu la dimostrazione dell’esistenza di Dio. Guglielmo Zucconi: La paga del deputato. Rusconi. Pure la Lega è stata presa con le mani nel sacco. Il Pd perde anche le elezioni che organizza, e si prepara a investire il quarto segretario in quattro anni e mezzo di vita. Il Pdl vede la ritirata di Silvio Berlusconi e sente aria di sbriciolamento. La destra (Msi e poi An) non c’è più da secoli. La sinistra, quella irriducibile, è ridotta a caricatura. E però, ecco, la Seconda repubblica sarà anche alla frutta, ma che scorpacciata! Mattia Feltri. la Stampa. Anno dopo anno le discipline olimpiche sono cresciute a dismisura, a loro volta frammentandosi in infinite specialità per tutte le stazze e i polpacci. Era un appuntamento di semidei, ora è un ritrovo di stipendiati dallo Stato iscritti ai sindacati; per la prossima Olimpiade propongono un formidabile gioco dei tappi di bottiglia. Umberto Silva. Il Foglio. L’Italia è il paese dove niente è più definitivo del provvisorio; dove è meglio aver torto in molti che ragione in pochi; dove ci si arrabbia, ma non ci si annoia. Un paese intelligente e furbo. Ma non così furbo da non trovare qualcuno più furbo che lo faccia fesso. Roberto Gervaso: Italiani, pecore anarchiche, Mondadori. Dopo la crisi catastrofica del capitalismo che ha investito in Europa sia i governi di destra che di sinistra, ecco la parolina magica: bipartisan. Il Popolo della libertà si associa all’odiato Partito democratico, gli antiberlusconiani si alleano con gli uomini del Cavaliere. Di Pietro è d’accordo con Vendola, il Terzo polo è finalmente d’accordo con destra e sinistra alleate e tutti sostengono il prof. Monti, amministratore straordinario pro tempore di baracca e burattini. Il Male. Ma come si permette? Io sono un uomo che si è evaso da sé. Il Male. È contro la Tav ma anche contro la violenza, Vendola è diventato veltroniano. Jena, il Male. Quando sentite il rumore degli applausi, voi sapete che è l’ora di andarsene. Simon Leys: Le studio de l’inutilité. Flammarion. C’è sempre un certo ritardo del mondo clericale, che in fondo ha resistito duecento anni alla modernità, per scoprirla con il Vaticano Secondo quando questa stava per morire. Oggi gli ultimi maoisti sono i frati sudamericani, le ultime a credere nella psicoanalisi sono le suore americane. Ecco perché temo molto più un cattolico di sinistra che un postcomunista. È gente che ancora non ha scoperto che dietro termini come solidarietà e stato sociale, così nobili da apparire evangelici, in realtà c’è il trucco. Una mistificazione che spaccia per solidarietà le pensioni ai quarantenni e ai falsi invalidi. Vittorio Messori. Il Mondo. Aveva inviato a pranzo la famiglia Ferletti, milanesi con la puzza sotto il naso che, tra i tanti soprammobili, avevano una figlia in età da marito. Andrea Vitali: Galeotto fu il collier. Garzanti. La tv, al tempo di Ettore Bernabei aveva un progetto culturale, che oggi manca. Bernabei, da democristiano cosciente di dover interpretare tutte le anime del paese, riteneva che l’Italia fosse unita geograficamente, ma non dal punto di vista linguistico. Raccomandava: vi devono capire a Catanzaro come nelle valli del Nord. Parlavamo un buon italiano, oggi quasi non si usa più. Bernabei ripeteva: «Fate il salto in alto, non altissimo, mezzo alto!». Pippo Baudo, presentatore tv. Oggi. Sembra che non si possa vivere senza Twitter. Se non cinguetti sei un troglodita tecnologico o un asociale. Se non passi le ore sullo smartphone, se non intasi il cyberspazio con qualche idiozia, se non sai che cos’è l’hashtag, se non metti in piazza i tuoi generalmente trascurabili pensieri in 140 caratteri, se non fai nulla di tutto questo, non sei nessuno. Umberto Brindani. Oggi. Il lavoro è a termine, il cavallo beve per dimenticare, il sogno dell’industria sarebbe quello di diventare indù. Massimo Bucchi. il venerdì.