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 2012  aprile 19 Giovedì calendario

CASINI ARRUOLA I TECNICI: ENTRANO NEL MIO PARTITO


Pier Ferdinando Casini arruola i tecnici. Il numero uno dell’Udc pensa già al voto e lancia l’appello ai ministri del Governo di Mario Monti. Casini ha le idee chiare e nel «Partito della nazione» vuole, in particolare, Corrado Passera. L’ex presidente della Camera è uscito allo scoperto ieri sera durante la trasmissione televisiva Otto e mezzo. Per la verità non è la prima volta che il leader Udc e del Terzo Polo annuncia di voler mettere in pista «un nuovo soggetto» per le lezioni politiche.
Di un nuovo soggetto, ha spiegato in tv, «c’è bisogno». Un bisogno, in realtà, tutto da verificare. Di sicuro siamo di fronte a movimenti di rilievo sullo scacchiere della politica con i big alla ricerca di nuovi equilibri. Una svolta, in vista della scelta dei candidati, appare inevitabile. Il quadro è condizionato dall’evoluzione negativa della crisi internazionale e da quella dei partiti alle prese con gli scandali interni. Così, alla domanda di Lilli Gruber se del «nuovo soggetto» faranno parte anche membri dell’Esecutivo guidato dal professore della Bocconi Monti, il leader dell’Udc ha risposto: «Penso di sì». Anche il ministro Passera? «E chi lo sa», ha ribattuto. L’ex amministratore di Intesa Sanpaolo è tirato per la giacca quasi dall’intero arco parlamentare. Fino a qualche giorno fa era addirittura considerato come il probabile, futuro candidato premier del Popolo della libertà. Un progetto attorno al quale avrebbe ragionato in prima persona Silvio Berlusconi, studiando con i maggiorenti del Pdl una sorta di investitura ufficiale del suo erede.
Lo scenario, tuttavia, sta cambiando repentinamente. E dopo gli attriti con il Guardasigilli, Paola Severino, adesso il Cavaliere corre il rischio di perdere anche il suo secondo punto di riferimento nella squadra di governo. Una situazione della quale cerca di approfittare Casini che, tra altro, ha dovuto prendere atto di qualche frizione con Futuro e libertà. Non a caso, i rappresentanti di Fli – lo schieramento che fa riferimento al presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini e che, in teoria, dovrebbe essere circoscritto nel Terzo Polo – andranno oggi da Monti «in solitaria», di fatto prendendo le distanze dallo stesso Casini che ha già incontrato il premier insieme con Angelino Alfano (Pdl) e Pier Luigi Bersani (Pd) nel vertice notturno di martedì.
Al centro della scena, dunque, arriva prepotentemente Passera. Anche perché nelle ultime ore ha preso in mano le redini della fase 2 del governo Monti: le chiavi della crescita e dello sviluppo sono in mano al superministro. Il quale, da un po’, studia da premier. Certo è troppo presto per capire quale ruolo il leader centrista riserverebbe all’ex banchiere Passera. Casini ha scatenato una grande curiosità,ma anche allarme in alcuni settori della politica. Dura la reazione del Pdl. «Le dichiarazioni di Casini – ha tuonato Maurizio Lupi – sono azzardate se non addirittura gravi e pericolose per il futuro del governo Monti». L’esponente del centrodestra ha poi aggiunto che «se è vera infatti la notizia che ministri dell’attuale esecutivo sarebbero già pronti ad entrare nel suo Partito, mi sembra evidente che questo non è più un governo tecnico. E non mi sembra una buona notizia».

Francesco De Dominicis