[W. P.], La Stampa 16/4/2012, 16 aprile 2012
Vivere con 200 euro al mese ed essere felici come una pecora nera - Vivere con 200 euro al mese ed essere felici
Vivere con 200 euro al mese ed essere felici come una pecora nera - Vivere con 200 euro al mese ed essere felici. Nulla a che fare con il romanzo di Aldo Nove («Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese»), non solo per l’età, ma per la scelta di non subire il precariato, inventandosi una vita agricola, frugale, bucolica. E’ la storia di Devis Bonanni, classe 1984, che sognava di fare il contadino e che, dopo aver studiato e lavorato come tecnico informatico in una software house, decide di mollare tutto e di ritirarsi nell’orto. Un Cincinnato dei nostri tempi? Nulla in comune con quella vecchia storia. Siamo ai nostri giorni, la storia è quella di un ragazzo, che oggi ha 27 anni, che a 23 decide di dire basta e di mettersi in proprio nei campi e sulle montagne della Carnia. Il suo progetto si chiama Pecora nera, quella che non vuole stare nel gregge e cerca la sua strada. «Di cose ne faccio tante. Alcune per bene, con cura e costanza, altre meno. L’agricoltura è l’attività che mi impegna di più - scrive sul suo blog Devis - è il cuore del mio stile di vita. Un caposaldo è rappresentato dalla grande serra posta a fianco della casetta. Nel tempo le serre sono diventate tre, ma la prima è sempre la più bella. Durante la buona stagione ci coltivo pomodori e melanzane; quando i pomodori battono in ritirata, entrano in gioco le crucifere. Che cosa sono? Cavoli, cavoli di tutti i tipi. Cavoli miei, per l’autunno e l’inverno. E l’onnipresente radicchio». La base di partenza è l’autosufficienza: dimostrare che si può vivere senza il mercato. «L’ultima attività, non meno importante - conferma infatti - è arrabattarmi per comprare il meno possibile. Visitare discariche, dimostrarmi pronto a sgombrare la cantina di qualche conoscente, comprare all’usato, tentare di autocostruirsi i mobili (no, non i mobili Ikea, intendo farseli di sana pianta). Scambiare. Dai un uovo oggi e avrai una gallina domani». Un seguace della filosofia della decrescita felice di Serge Latouche? Uno dei nuovi missionari del vivere altrimenti, un comunitarista seguace degli ecovillaggi? Forse nulla di tutto questo, o forse un pizzico di tutto questo, ben mixato con altri ingredienti, alla ricerca di senso e di serenità, se non di felicità. Prima sono gli anni della crociata solitaria, raccontata nel libro «Pecora Nera», caratterizzati da avventure e disavventure di ogni tipo. Sono gli anni in cui nasce e matura un rapporto simbiotico con la natura. E proprio quando le forze sembrano esaurirsi e l’entusiasmo vacilla, in Devis matura la convinzione che non potrà proseguire senza condividere con altri il suo cammino. Sicuramente una vita controcorrente, è una proposta, non solo una protesta, una tensione proiettata nel futuro, un percorso di crescita tra anarchia contadina e sensibilità ecologica. Ora va anche in giro a fare proseliti («Difficile conciliare le coltivazioni con le presentazioni», «Un contadino stressato dagli impegni editoriali», si definisce). Che si dedica anche all’ ospitalità. Scrivetegli (devis@progettopecoranera.it). Nel rispondervi, con una mail tenterà di farvi passare la voglia di andare a trovarlo, proponendovi soggiorni di duro lavoro.