Alessandra Arachi, Corriere della Sera 13/04/2012, 13 aprile 2012
«BONET? IO L’HO SOLO PORTATO DA CASTELLI» —
Lubiana Restaini lascia scivolare fra i denti quel suo forte accento del basso Lazio: «Mannaggia a quel giorno che Filippo mi ha chiamato, mannaggia!». La dama bionda della Lega non parla esattamente lumbard. È lei che secondo la Procura di Reggio Calabria ha fatto incontrare i leader della Lega con Stefano Bonet, l’imprenditore veneto impicciato negli affari della Tanzania. Lei che lo doveva aiutare a districarsi nella vicenda che lo vedeva legato all’ex tesoriere Francesco Belsito.
Lei che adesso si barcamena fra le sue parole e le sue paure: «Se non mi avesse chiamata Filippo (Ascierto, deputato Pdl, ndr) io non sarei in mezzo a tutta questa storia. Filippo è tipo mio fratello. Era dopo Natale. Filippo mi ha detto: "Lubiana c’è un mio amico di Padova che ha detto di essere stato truffato dalla Lega. Lo possiamo aiutare?». Non ha esitato, Lubiana.
Lei che con i leader della Lega vanta amicizie a tutto tondo. «Ho pensato che potevo accompagnare questo amico di Filippo, Bonet, da Castelli e da Stiffoni: loro avevano il potere di avallare o non avallare le decisioni del tesoriere. Per questo ho parlato con Erika Rivolta, la mia amica. Pensavo di fare bene, di far restituire dei soldi. Mica immaginavo di finire in mezzo a tutta questa confusione».
Lubiana Restaini in mezzo alle sue paure vorrebbe negare la sua esistenza, se potesse. Dice: «Io Belsito non so neanche chi è. E di questa storia della Tanzania non so proprio nulla e questo Bonet l’avrò visto quattro-cinque volte in tutto». Peccato che dalle carte della Procura di Reggio Calabria risulta che sia stato proprio Bonet a fornirle due schede telefoniche internazionali per comunicazioni «riservate».
Ma lei lascia scivolare l’accento del basso Lazio e prende le distanze: «Io Stefano Bonet l’ho accompagnato all’appuntamento con Roberto Castelli, ma mica lo so cosa si sono detti. So però che Castelli è una persona per bene, ne sono certa. Così come sono sicura che sono persone per bene tutti quelli che conosco nella Lega: Calderoli, Giorgetti, Maroni e la mia amica Erika, ovviamente. Io le altre persone non le conosco e non ci voglio entrare nelle beghe della Lega».
Nelle beghe della Lega Lubiana Restaini ci è entrata a tutto tondo. «Ma voglio tutelarmi in ogni sede possibile. Voglio essere sentita dalla Procura. Io credevo di fare del bene: questo Bonet, poi, l’ho sempre visto accompagnato da preti e arcivescovi».
Alessandra Arachi