varie, 14 aprile 2012
Ersilia Silvestri detta Lia, 61 anni. Insegnante del liceo scientifico Mancini di Avellino, amata e stimata dagli studenti, sposata con un insegnante e madre di due figli, «innamorata del suo lavoro e della sua famiglia», l’altra sera, chissà perché, si chiuse a chiave in bagno, si sdraiò nella vasca piena d’acqua calda e con un grosso coltello da cucina si tagliuzzò le vene dei polsi e poi si segò la giugulare (a trovarla in un lago d’acqua e sangue furono i figli)
Ersilia Silvestri detta Lia, 61 anni. Insegnante del liceo scientifico Mancini di Avellino, amata e stimata dagli studenti, sposata con un insegnante e madre di due figli, «innamorata del suo lavoro e della sua famiglia», l’altra sera, chissà perché, si chiuse a chiave in bagno, si sdraiò nella vasca piena d’acqua calda e con un grosso coltello da cucina si tagliuzzò le vene dei polsi e poi si segò la giugulare (a trovarla in un lago d’acqua e sangue furono i figli). Serata di venerdì 6 aprile in un appartamento in via Berardi ad Avellino.