Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 11/04/2012, 11 aprile 2012
LA TRASPARENZA DEL BUROCRATESE
«Caro cliente, fidati». Sarebbe più serio che scrivessero così, tante aziende, tante banche, tanti uffici pubblici, piuttosto che mandare in giro certe sbrodolate in stretto burocratese così imperscrutabili a chi non è un tecnico del settore da dar ragione a George Bernard Shaw: «Diffidate della falsa conoscenza, è molto peggiore dell’ignoranza».
Prendiamo ad esempio una comunicazione diffusa in queste settimane dalla «Hera» che, come spiega Wikipedia, è un’azienda «multiutility» con sede a Bologna che opera nel settore della distribuzione del gas, dell’acqua, dell’energia e nello smaltimento dei rifiuti in alcune province dell’Emilia-Romagna. Un gruppo grosso, che ha tra gli azionisti oltre 180 enti pubblici (il 61,3%), 369 investitori istituzionali (il 25,2) ed oltre 21mila azionisti privati, pari al 13%.
Dice dunque questo avviso ai clienti che il «Prezzo dell’energia elettrica» e «Durata e rinnovo» dell’Offerta economica per i servizi energetici a mercato libero di NERA COMM da loro sottoscritti, «si intendono sostituiti, con efficacia 1° maggio 2012, dai seguenti: relativamente al servizio di vendita, ai consumi effettivi di energia elettrica e alle relative perdite di rete, sarà applicato un prezzo denominato "componenteenergia", a copertura dei costi di produzione ed importazione dell’energia elettrica sostenuti da Hera Comm, che varierà mensilmente, secondo i valori assunti dal "parametro PUN", rappresentativo del Prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, attraverso la formula di seguito descritta: Pt,Fi=P0,Fi+(PUNt,Fi-PUN0,Fl) dove Pt,Fi: è il prezzo applicato all’energia prelevata nel mese "t", nella fascia oraria "i-esima", espresso in €/kWh. P0,Fi: è il prezzo di riferimento dell’energia prelevata nella fascia oraria "i-esima", espresso in €/kWh, di seguito specificato; PUNt,Fi: è il valore assunto dal "parametro PUN" nel mese di prelievo "t", nella fascia oraria "i-esima", espresso in €/kWh; PUNo,Fi: è il valore del PUN di riferimento nella fascia oraria "i-esima", espresso in €/kWh, a cui il prezzo Po,pi si riferisce».
Sinceramente: ci avete capito qualcosa? Il vostro cronista, somaro, no. Ma non basta. L’avviso al cliente prosegue spiegando a proposito delle fasce orarie che «i parametri sopra elencati assumeranno i seguenti valori: Po,ore piene = 0,106 €/kWh, Pop. vuote = 0,0951 €/kWh, Po,mono = 0,0985 €/kWh PUN0,ore piene = 0,07425 €/kWh, PUN0,ore vuote = 0,06261 €/kWh, PUN0,mono = 0,06518 €/kWh».
Che senso ha? Cosa possono capirci una casalinga, un idraulico, un filosofo o un cardiochirurgo e insomma chiunque non sia uno specialista addentro al mestiere? La «Hera», si capisce, c’entra e non c’entra: è la legge, evidentemente, che impone certe regole. Ma siamo sempre alle solite: se una cosa tecnica è troppo dettagliata ottiene esattamente l’effetto contrario. Non è questa, la trasparenza: non è questa.
Gian Antonio Stella