Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  aprile 11 Mercoledì calendario

Il motore tedesco viene dalle pmi – Quando si pensa alla Germania, vengono in mente le grandi industrie, la Volkswagen o la Mercedes, ma la vera spina dorsale del sistema produttivo sono le piccole e medie imprese, come in Italia

Il motore tedesco viene dalle pmi – Quando si pensa alla Germania, vengono in mente le grandi industrie, la Volkswagen o la Mercedes, ma la vera spina dorsale del sistema produttivo sono le piccole e medie imprese, come in Italia. L’anno scorso, hanno creato oltre 200 mila posti di lavoro, e il trend continuerà anche nel 2012, riducendo il numero dei disoccupati, sceso appena sotto i 3 milioni, mai così pochi dalla caduta del Muro. Secondo le previsioni di gennaio, il calo ulteriore sarebbe stato di circa 40 mila unità, invece in primavera si è più ottimisti e si calcola che i disoccupati che troveranno un’occupazione saranno almeno 135 mila, sempre in gran parte grazie ai piccoli imprenditori. Allo stesso tempo, crescerà il numero degli occupati, almeno di mezzo milione, portando il totale a 28,94 milioni, mai così tanti dalla fine della guerra. Nel consueto e periodico sondaggio tra gli imprenditori, il 45% giudica la propria situazione come «sehr gut», molto buona. Il 22% dei titolari di imprese medie e piccole prevede di aumentare il giro d’affari nei prossimi mesi, e i due terzi sono fiduciosi che la situazione rimanga stabile. Appena il 9% rimane pessimista. Il trend positivo è dovuto in parte ai produttori di beni di consumo. I disoccupati calano, si diventa ottimisti, e si spende di più. Si preannuncia una stagione molto positiva per ristoranti e alberghi. I tedeschi di solito vedono nero e risparmiano, invece ora si lasciano vincere dalla tentazione, e comprano soprattutto gadget elettronici. La maggioranza degli imprenditori in questo settore, come in quello alberghiero, prevede di assumere entro l’anno nuovi dipendenti. Il problema maggiore, secondo le loro dichiarazioni, è proprio quello di trovare personale preparato. A pesare sullo sviluppo economico non sono tanto i 3 milioni di disoccupati, ma il milione di posti vacanti. Difficile trovare lavoratori in grado di svolgere il compito richiesto, e a causa della lingua in molti settori non è possibile assumere immigrati. «Potremmo crescere di un ulteriore 8%, se solo trovassimo tecnici all’altezza», si lamenta Dirk Martin, capo della Pmcs (elettronica). La sua società spende ogni mese 10 mila euro per gli annunci di ricerca di nuovo personale, quasi sempre con risultati inferiori alla necessità. Le imprese investono anche nella preparazione di apprendisti, ma anche i giovani scarseggiano. Colpa della scuola, si lamentano gli imprenditori, che non dà una preparazione adeguata. Un buon tecnico deve avere conoscenze di matematica e fisica, e cavarsela con l’inglese. Molti ragazzi non riescono a svolgere semplici compiti di aritmetica e presentano gravi lacune persino nella lettura. La Hilzinger, fabbrica di infissi, va oltre e offre collaborazione alle scuole per creare corsi pratici e istruire i futuri possibili dipendenti prima ancora del diploma. «La nostra quota di praticanti rispetto al personale già qualificato oscilla tra il 10 e il 15%», spiega il titolare Helmut Hilzinger, «senza la quale non possiamo aumentare la produzione». La fabbrica tessile Katanga offre corsi di lingue e soggiorni all’estero gratuiti ai possibili candidati. Si dà la caccia ai nuovi dipendenti in internet, e persino attraverso Facebook.