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 2012  aprile 07 Sabato calendario

LA POSTA DEL RISPARMIATORE


Sono un piccolo risparmiatore, molto piccolo, direi un pivello, ma tenace. Ho aperto da circa un anno un conto di deposito (credo si definisca così) chiamato Genius One Money Box, con il minimo che richiede, versando i risparmi che avevo messo da parte. Da qualche mese, consigliato dalla banca, mi sto informando sempre più leggendo «Il Sole 24 Ore» che acquisto quotidianamente in quanto sono sempre alla ricerca di come risparmiare e far fruttare i miei investimenti. Cosa mi consigliate di leggere oltre al vostro quotidiano? Sarà il timore, la sfiducia nel futuro, ma per me investire sta diventando una manìa; insomma, voglio farlo al meglio. Con l’apertura del conto Genius One Money Box sono partito bene? Per esempio, un po’ di tempo fa, quando c’è stata quella forte speculazione, mi era venuto in mente di acquistare azioni UniCredit. Adesso, però, ho cambiato idea e sto pensando di investire in titoli di Stato con scadenze nel medio termine oppure su obbligazioni Enel, Snam rete gas e così via dicendo. Ma non sono sicuro e ho bisogno di capire meglio.
Giordano - (Milano)

Per fortuna o più probabilmente per il buon senso di cui l’hanno dotata la sua famiglia e l’educazione ricevuta, lei è partito con il piede giusto. Ha cominciato a investire i suoi risparmi scegliendo un prodotto, il conto di deposito, che presenta bassi costi psicologici, informativi e monetari. Bassi costi psicologici perché non è esposto alle oscillazioni dei mercati finanziari, ed è garantito dal fondo interbancario per la tutela dei depositi. Bassi costi informativi perché non è necessario dedicare decine di ore all’analisi dello strumento (al più sarebbe il caso di fare un confronto tra i rendimenti offerti dalle diverse banche) e al tempo stesso non è richiesta una consulenza professionale per giustificarne la scelta. Bassi costi monetari perché di solito non ci sono commissioni e spesso le banche che propongono questi prodotti rimborsano anche il bollo. Altri risparmiatori alle prime armi come lei, ma con meno buon senso, hanno cominciato a investire le loro risorse da strumenti costosi e complessi, come tanti prodotti azionari e strutturati. O addirittura si sono improvvisati "traders", finiti spennati come quasi tutti quelli che si avventurano in questo territorio.
C’è un processo di apprendimento da affrontare anche (e soprattutto) nell’investimento dei risparmi. Lei lo sta affrontando correttamente, dedicando tempo alle informazioni sugli investimenti e applicando il principio di non comprare ciò che non conosce. È importante che lei resti fedele a questo principio, ma non solo. Giunto a questo punto, dovrebbe dotarsi di un vero piano finanziario. Per la verità un piano avrebbe dovuto costruirselo prima della scelta del conto di deposito. Ma pazienza, almeno ha scelto un prodotto "da banco" che non ha grandi controindicazioni.
Il piano prevede che lei agisca sulla base di priorità. Per cominciare: ha già accantonato sul conto corrente una riserva di liquidità (pari a 3-6 mensilità di reddito) per affrontare spese impreviste? Ha già protetto il suo capitale umano con adeguate coperture caso morte (se ha familiari a carico), invalidità permanente da malattia e infortuni e long term care (in ogni caso)? Quali coperture - sulla base della contribuzione maturata -le garantiscono già l’Inps ed eventualmente gli schemi contrattuali della sua azienda o della sua categoria? Se non ha provveduto a smarcare queste priorità è pleonastico pensare a come investire i risparmi. Sarebbe come costruire una casa partendo dal secondo piano. È chiaro che si tratta di priorità che possono richiedere lo stanziamento di qualche migliaio di euro l’anno, a seconda dei livelli di copertura necessari o desiderati. Solamente il risparmio in eccesso, se esiste, dovrebbe essere destinato all’investimento.
In questo ambito, lei dimostra di avere idee confuse. Mette sullo stesso piano strumenti a rendimento contrattualmente certo (le obbligazioni) e strumenti a rendimento incerto (le azioni). Sovrappone l’investimento alla speculazione. Non è colpa sua, a scuola nessuno le ha insegnato come investire i risparmi. Gli aspetti positivi sono la sua passione per la materia finanziaria (lei parla addirittura di manìa) e il fatto che le vengano dei dubbi. Che sono fondamentali, per via dell’assoluta imprevedibilità dei mercati finanziari. Con i risparmi che le restano dopo aver soddisfatto le due priorità citate, pensi prima di tutto a proteggere il suo attuale benessere. Con il conto di deposito che ha già scelto, ma ancor prima con strumenti a rendimento certo reale come I titoli agganciati all’inflazione (italiani, esteri o sovranazionali) o i buoni postali legati al costo della vita.

Marco Liera