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 2012  aprile 06 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA. SECONDO GIORNO SENZA BOSSI


REPUBBLICA.IT
Nel giorno della conferma, dai verbali di interrogatorio di Nadia Dagrada dell’esistenza dei fondi neri nelle casse della Lega, arrivano anche le prime rivelazioni sull’interrogatorio di Daniela Cantamessa, segretaria particolare del leader del Carroccio dal 2005. "Io stessa avevo avvisato Bossi delle irregolarità del Belsito, o meglio della sua superficialità ed incompetenza, e del fatto che la Rosy Mauro era un pericolo sia politicamente e sia per i suoi rapporti con la famiglia Bossi"
Nell’interrogatorio avvenuto tre giorni fa Nadia Dagrada, ha anche affermato di aver appreso dall’ex tesoriere, Francesco Belsito, che questi aveva registrato un colloquio con Umberto Bossi nel quale gli aveva ’ricordato’ tutte le spese sostenute nell’interesse personale della famiglia del senatur con i soldi del finanziamento pubblico. "Non so - ha dichiarato Dagrada - se Belsito abbia effettuato tale registrazione. Mi disse di voler utilizzare il nastro come strumento di pressione dal momento che volevano farlo fuori". Il nastro non fa parte dei documenti trovati nella cassaforte di Belsito.
"La situazione è precipitata - continua la deposizione della Dagrada - dopo la malattia del segretario federale Umberto Bossi. Dopo il 2003 c’è stato ’l’inizio della fine’: si è cominciato con il primo errore, consistito nel fare un contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi, se non ricordo male da parte dell’onorevole Speroni. Dopodichè si sono cominciate a pagare, sempre con i soldi provenienti dal finanziamento pubblico, una serie di spese personali a vantaggio di Riccardo Bossi e degli altri familiari. In particolare, con i soldi della Lega venivano pagati i conti personali di Riccardo Bossi, per migliaia di euro, e degli altri familiari, come per esempio i conti dei medici sia per le cure dell’onorevole Bossi sia dei suoi figli. A tal riguardo mi risulta che Belsito abbia pagato con i soldi della Lega tali conti"
Anche la laurea che Renzo Bossi sta prendendo presso un’università privata di Londra era ’a carico’ delle casse della Lega. Lo dichiara sempre a verbale Nadia Dagrada. "Anche Renzo Bossi -afferma- dal 2010 sta ’prendendo’ una laurea ad un’università privata di Londra e so che ogni tanto ci va a frequentare e le spese sono tutte a carico della Lega, ed anche qui credo che il costo sia sui 130.000".

REPUBBLICA.IT - BOSSI E I SUOI
MILANO - "Diciamo che riprende l’iniziativa politica della Lega, a partire già dalla prossima settimana". Commenta così Roberto Maroni lasciando la sede di via Bellerio dopo circa due ore di incontro con Umberto Bossi. Vertice al quale hanno preso parte anche Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti.
’Abbiamo fatto il punto della situazione - ha detto ancora l’ex ministro degli Interni - e discusso delle prime iniziative da prendere, a partire già dalla prossima settimana, dopo le festività pasquali". "Ci sarà in primo luogo - ha precisato - la riunione del comitato amministrativo della Lega. E poi ci metteremo al lavoro sulle iniziative politiche del Movimento per garantire la trasparenza finanziaria dei partiti".
Prima del vertice era tornato invece a parlare Bossi. Parole nel suo vecchio stile, volte a difendere la famglia e ad attaccare Roma e la magistratura. "A mio parere sa tanto di organizzato, noi siamo nemici di Roma padrona e ladrona, dell’Italia, uno Stato che non riuscirà mai ad essere democratico". Quanto a una sua possibile ricandidatura, ha peferito prendere tempo: "Lo dirò al congresso". "La Lega - aveva proseguito - è pericolosa, perché è sotto l’occhio non solo di Roma farabutta che ci ha dato questo tipo di magistrati ma anche della militanza, quindi bisogna fare le cose giuste che interessano la gente", ha detto.
Maroni. Il Senatur aveva parlato anche di Maroni, contestato ieri da alcuni militanti con parole concilianti. "Non è un Giuda, ha fatto semplicemente una specie di corrente, questa qua, i ’barbari sognanti’, quella roba lì. Non penso che sia con me, però non è neppure contro".
Renzo e la villa. Toccato poi anche il delicato tasto del figlio Renzo e delle accuse sul presunto utilizzo dei fondi della Lega in suo favore. La difesa è totale: "Mio figlio mi ha portato le prove che l’automobile è sua e l’ha pagata lui, di questo sono certo perché l’ho visto coi miei occhi". Quanto ai sospetti su un utilizzo improprio di denaro per la ristrutturazione della sua residenza, Bossi replica che "quello della casa è falso" indicando proprio la villetta di Gemonio. Spiega il Senatur: "Hanno sbagliato a rifare il balcone che perdeva acqua, abbiamo chiamato uno della lega bergamasca, il quale è venuto e ha detto mando mio cugino che ha una impresa: la colpa è nostra. Questo perché lui (riferendosi a chi ha fatto la ristrutturazione, ndr) è un tipo che da tanto non si faceva vivo e non ha mandato la fattura, può darsi che lo ha fatto da un’altra parte, però vediamo, ci sono molti lati oscuri...".
Il nuovo tesoriere. Di sicuro il nuovo tesoriere della Lega Nord, Stefano Stefani, "deve rintracciare tutta una faccenda molto scura, anche l’avvento di questi che poi si scoprono legati alla mafia" continua Bossi facendo riferimento alle vicende in cui è coinvolto l’ex segretario amministrativo, Francesco Belsito, indagato per riciclaggio, appropriazione indebita e truffa aggravata ai danni dello Stato. Si tratta, prosegue riferendosi ai personaggi che prima aveva definito "legati alla mafia", "degli stessi che lavorano per imprese di Stato che producono armi" per le quali servono certificati antimafia.
Rosi Mauro al contrattacco. E respinge tutte le accuse anche Rosi Mauro che definisce "porcherie" le notizie "che i giornali si stanno inventando". "Nego nel modo più assoluto ogni addebito, contesto questa campagna mediatica denigratoria in ogni sua forma", aggiunge il vicepreisdente del Senato. "Da oggi in poi - avverte - non starò più a guardare in silenzio, ma risponderò personalmente agli attacchi e alle accuse prive di ogni fondamento che ormai quotidianamente mi vengono fatte, ciò anche avanti le autorità competenti, contro tutti coloro, anche individualmente, che mi stanno infamando, tutto quanto come per legge". Il legale della Mauro Ivana Maffei fa poi sapere che la sua assistita non ha nessuna intenzione di dimettersi dalla vicepresidenza del Senato.
Il futuro. "Bossi ancora segretario? Non so cosa succederà fra qualche mese. Ma Umberto Bossi, quale sarà il suo ruolo, non può non esserci nella Lega", dice Manuela Dal Lago, una dei tre reggenti del Carroccio. "L’unica cosa certa - aggiunge - è che il candidato alla segreteria sarà il candidato di tutta la Lega". E infine su Bossi: "è un grande uomo, una persona per bene, e dei soldi non gli è mai interessato niente".