Andrea Greco, la Repubblica 5/4/2012, 5 aprile 2012
Scontro in Rcs, Della Valle esce dal patto – MILANO - I soci del patto Rcs trovano l´accordo per la nuova governance, il prezzo è la rottura con l´azionista Diego Della Valle che libera il suo 5,4% dai vincoli dell´accordo e lo lascia polemicamente
Scontro in Rcs, Della Valle esce dal patto – MILANO - I soci del patto Rcs trovano l´accordo per la nuova governance, il prezzo è la rottura con l´azionista Diego Della Valle che libera il suo 5,4% dai vincoli dell´accordo e lo lascia polemicamente. Dopo riunioni fiume di mattina e pomeriggio si afferma la linea del cambiamento, portata avanti dagli azionisti Fiat e Mediobanca, che possiedono rispettivamente 13,7% e 10,3% dell´editoriale. Il nuovo consiglio avrà 12 componenti, sarà presieduto da Angelo Provasoli (docente ex rettore della Bocconi), l´ad non c´è ma sarà trovato entro l´assemblea del 2 maggio: c´è un mandato a un cacciatore di teste. Il nuovo consiglio sarà formato da cinque membri indipendenti (indicati dai pattisti) e quattro rappresentanti diretti dei soci. Tra gli indipendenti Umberto Ambrosoli, Roland Berger (ex consigliere di Fiat), Andrea Bonomi (presidente della gestione Bpm e del fondo Investindustrial, indicato da Fiat), Piergaetano Marchetti (presidente Rcs uscente), Giuseppe Vita (presiede l´editore tedesco Axel Springer). I nomi per il patto (che scende al 58,13% senza Della Valle) sono Fulvio Conti (ad Enel espresso da Mediobanca), Luca Garavoglia (presidente di Campari e consigliere Fiat, espresso dal Lingotto), Paolo Merloni (ha il 2%), Carlo Pesenti (ha il 7,42%). Gli altri due nomi (Graziano Molinari e Laura Mengoni Bottani) dovrebbero far posto al nuovo ad e a Giuseppe Rotelli, imprenditore della sanità con l´11% fuori patto, intenzionato a presentare la lista di minoranza. La giornata tra azionisti Rcs sarebbe trascorsa nel tentativo di conciliare l´idea iniziale di Mediobanca e Fiat (rinnovare i vertici e creare un cda a 9 senza azionisti dentro) e l´istanza di alcuni soci – tra cui il patron della Tod´s – di presidiare da vicino i loro investimenti. Dopo la riunione del mattino Giovanni Bazoli, che ha presieduto il patto anche ieri assente Giampiero Pesenti per i postumi di un´influenza, ha cercato il compromesso sulla formula "5+4", 5 indipendenti e 4 pattisti. Alcuni soci minori chiedevano più rappresentanza, ma John Elkann sarebbe stato inflessibile. E le complicazioni, anche di rapporti, sorte in tre giorni di riunioni tese e confronti affilati tra Della Valle e i vertici di Fiat, Mediobanca e Intesa Sanpaolo hanno portato alla rottura, con voto unanime sulla lista poi diffusa. E unanime consenso ad accogliere la richiesta di svincolo dell´imprenditore, che ha definito «maldestri e pretestuosi» gli interlocutori, e invitato Elkann e Renato Pagliaro a «mettersi il cuore in pace e rendersi conto che i tempi sono cambiati». John Elkann ha detto: «È un consiglio dimezzato, ringiovanito, con indipendenti forti e tutto questo è necessario a dotare la società di governance adeguata a rispondere alle difficoltà nel mondo dei media». Secondo fonti vicine a Mediobanca «si delinea una separazione più netta tra proprietà e gestione, e più indipendenza e prospettive di rilancio della stessa. La governance Rcs evolve verso un assetto più moderno e internazionale evitando istanze personalistiche e favorendo coesione e comunanza di obiettivi».