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 2012  aprile 04 Mercoledì calendario

Non arrivano i soldi ai poveri Celentano: è colpa della Rai - Una promessa è una promes­sa. Quando si parla di soldi, poi, di più

Non arrivano i soldi ai poveri Celentano: è colpa della Rai - Una promessa è una promes­sa. Quando si parla di soldi, poi, di più. Poco edificante botta e rispo­sta tra Adriano Celentano e il Co­mune di Roma sulla questione del­l’annunciata beneficienza post Festival di Sanremo.Pare che,del­l’a­nnuncio di devolvere fino all’ul­timo euro dei 700mila di compen­so percepiti dal Molleggiato , non se ne sia fatto ancora nulla. E la gente mormora. Vediamo di fare chiarezza.L’edizione 2012 del Fe­stival dovrebbe cambiare la vita a due famiglie disagiate di Roma (e di altre sei città italiane), o comun­que cercherà di migliorerà netta­mente. Il problema è che gli euro promessi dal molleggiato non so­no ancora arrivati a destinazione. E poco importa sapere che la Rai di solito salda in novanta giorni, se tutto va bene. Così il Campido­glio (stuzzicato da un giornalista rompiscatole) ha deciso di pren­dere il toro per le corna, sollecitan­do più volte l’ufficio marketing di Adriano. In una lettera inviata al Clan il 30 marzo (che faceva seguito alle mail inviate il 3 e 14 febbraio) si fa proprio riferimento ai destinata­ri, «soggetti che versano in gravis­sime condizioni di indigenza». Nel documento si ricorda «la vo­lontà pubblicamente espressa dal cantante di devolvere il pro­prio compenso a famiglie biso­gnose » che, peraltro, sono state «già informate del gesto di grande solidarietà». Quindi, anche per non farli aspettare invano, «si sarà grati- conclude la missiva- se con cortese urgenza si possano forni­re informazioni sulla materia così da poterle tra l’altro immediata­mente trasferire ai soggetti inte­ressati ». Forse un po’ più di tatto sarebbe servito alla bisogna. Ma qui, sostie­ne il Campidoglio, c’è gente che non arriva al 10 del mese e non si può andare troppo per il sottile. Pronta la risposta del benefattore che non perde la calma e dichiara che rispetterà la solenne promes­sa. «È la Rai- dichiara- che non ha ancora provveduto al pagamen­to, quando pagherà arriveranno anche i soldi promessi». «Quanto annunciato da Adriano Celenta­no riguardo al compenso per la sua partecipazione al Festival di Sanremo- fa sapere inoltre il Clan - verrà ovviamente rispettato. Quanto ai tempi, basta chiedere alla Rai che non ha ancora provve­duto al pagamento. Peraltro il me­se e mezzo trascorso rientra nella tempistica normale dei pagamen­ti effettuati dalla Rai. Non appena riceveremo il compenso- conclu­de la nota- ne daremo tempestiva­mente notizia ai Comuni interes­sati ».Tra l’altro Adriano era rima­sto in parola anche con Emergen­cy ( pare a loro insaputa) e con altri sei sindaci oltre ad Alemanno, tra cui quello di Milano, Firenze, Bari e Napoli. Loro, le due famiglie romane raccontano di non essere in condi­zioni facili. La prima è composta di otto figli più mamma e papà. Lui, regista disoccupato da un an­no e mezzo, lei educatrice in un asilo. Con otto ragazzi da cresce­re. Quattro maschi e quattro fem­mine, due dei quali disabili. Una condizione economica precaria, per cui anche un affitto da pagare nel popoloso quartiere periferico di Torrevecchia diventa un’impre­sa. Un aiuto indispensabile per­ciò. Come quello che dovrebbe ri­cevere la seconda famiglia. Una giovane coppia, lui 30 anni e lei 28, e un bimbo appena nato, e già con una storia e un presente durissi­mo. La mamma, infatti, durante la gravidanza, ha scoperto di avere un cancro, ma è riuscita lo stesso a partorire. E ora continua a lottare contro la malattia. Il marito però, per starle accanto, ha dovuto ri­nunciare a tutto, perfino al lavoro. Attendono e sperano che l’annun­cio sanremese non sia stato sola­mente un bel sogno. Speriamo solo che Celentano non faccia come Benigni. Che nel 2011, nella stessa situazione (a se­gui­to delle polemiche per un com­penso da 250.000 euro per una se­rata a Sanremo) aveva promesso che avrebbe devoluto tutto in be­neficienza all’ospedale pediatri­co Meyer di Firenze. Dove quei sol­di, però, non sono ancora ufficial­mente arrivati. Arriveranno?. Oh, poi,detto questo il “Molle Agiato” il bel gesto di anticipare l’ingente somma poteva anche farlo. Suv­via, se lo potrà pure permettere lui...