Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  aprile 12 Giovedì calendario

Maschio alla crema – È una priorità. Come lo è, da sempre, per le donne. E forse non è solo un divertissement narcisistico

Maschio alla crema – È una priorità. Come lo è, da sempre, per le donne. E forse non è solo un divertissement narcisistico. Ma proprio una rivoluzione culturale, perché oggi curare la pelle acquista la stessa importanza che hanno alimentazione equilibrata e attività sportiva per restare in forma. Così, da dieci anni, aumentano progressivamente le vendite di prodotti cosmetici per l’uomo e l’industria cosmetica risponde con creme antirughe per il viso e contorno occhi anti-stravizi, booster tonificanti e snellenti superattivi. Tutti rigorosamente studiati per la pelle e il corpo degli uomini. Pur esistendo ancora una fascia d’irriducibili, riluttanti all’uso quotidiano di una crema anti-età, i maschi di oggi riconoscono che qualcosa è cambiato. I segni dell’età non possiedono più il fascino di un tempo. E così puntano a obiettivi specifici: attenuare le ritidi (rughe perioculari), termine più appropriato e meno terrorizzante di "zampe di gallina", distendere le pieghe della fronte, ridefinire la linea della mandibola. "Anche nel 2011 i cosmetici per uomo hanno toccato il 30 per cento del volume totale del mercato (9.600 milioni di euro)", rivela Gian Andrea Positano, direttore del centro studi di Unipro, l’organismo di rappresentanza del sistema industriale italiano della cosmesi:"Il consumo maschile è di fatto consolidato da oltre un decennio. Ma il vero cambiamento è nelle attività di marketing e personalizzazione del prodotto, sempre più specifico e dedicato". Perché la maggior parte dei maschi italiani ancora recalcitra, come nel resto d’Europa. Il 78 per cento della popolazione maschile del continente, ha scoperto l’indagine Euromonitor 2011, è infatti ancora lontana dall’uso di cosmetici. Biotherm Homme, marchio leader nel comparto dal 1985, coglie la sfida, dedicando una campagna di comunicazione ad hoc. Tra le iniziative, uno scherzoso "manifesto" del maschio del Ventunesimo secolo, pubblicato in Italia da marzo sul mini-sito "Live like a man". Il pretesto? Raccontare attraverso due prodotti, High Recharge Eye Shot, trattamento anti-stanchezza occhi, e TPur No Oil & Wet, gel anti-lucidità contro sebo e sudore, come i cosmetici siano compagni affidabili delle loro avventure. Per convincere i riluttanti, alcuni puntano sulle loro compagne. Strategico l’approccio di Collistar, che per prima ha inserito in testate femminili campagne stampa con soggetto maschile e claim diretti a lei. Una donna che, secondo il marketing del marchio, è una consumatrice meno fedele del suo compagno. E allora la strategia è quella del "cross-sampling", l’inserimento di taglie promozionali all’interno del pack di prodotti della stessa linea. Collistar continua a farlo dal 2002. E il mercato se n’è accorto. Dai cosmetici, però, i maschi vogliono fatti tangibili. Cercano la percezione immediata della funzionalità, la rapidità d’utilizzo e la mancanza di residui percepibili. Ma la pelle degli uomini è così diversa da richiedere prodotti specifici? "Varia innanzitutto il quadro ormonale, con riverberi su struttura e vita media di capelli e ghiandole sebacee, più grandi e numerose nella pelle maschile. Ergo i cosmetici devono contenere pochi lipidi, oli emollienti non comedogenici, ricavati da estratti naturali, ecodermocompatibili, che stanno sostituendo siliconi e oli minerali tradizionali, in quanto se usati in eccesso, peggiorano anche rosacea e dermatite seborroica", risponde Riccarda Serri, docente di Dermatologia cosmetica e ecologica all’Università di Pavia e di Roma Tor Vergata nonché autrice, insieme a Fabrizio Duranti, del libro in uscita "Cambio Pelle. Il metodo naturale per ritrovare luminosità, salute e giovinezza" (Sperling & Kupfer). Differenze di genere che influiscono anche sull’invecchiamento. "Sebbene rugosità sottili e rilassamento cutaneo s’instaurino più lentamente nell’uomo che nella donna, le rughe d’espressione legate all’attività dei muscoli mimici del volto sono più precoci e marcate nel maschio, per via del maggiore spessore e forza della muscolatura. Particolarmente vulnerabili, la zona palpebrale e mentoniera: parti cui i canoni di bellezza maschile danno particolare attenzione", chiosa la dermatologa. L’esigenza percepita di più accurate attenzioni per la pelle che invecchia, in una popolazione di cui un terzo ha più di 60 anni, riflette la virilità moderna. Che vive gli "anta" non più come epoca di riposo sociale e sentimentale, ma come occasione di nuove esperienze. Tra cui la shopping experience cosmetica, sebbene nei circuiti selettivi (profumerie e grandi magazzini) sia ancora un po’ troppo femminile, con un’offerta diversificata in cui è difficile districarsi. Per semplificare il tutto, Biotherm Homme ha sviluppato un codice colore. Verde chiaro per l’idratazione con Aquapower, rosso per l’anti-fatica con High Recharge, verde per la prevenzione con Age Fitness, infine blu scuro per l’anti-età con Force Supreme. Specialità, che associa un "dermobiotico" come L’Estratto Puro di Plancton Termale, che potenzia le difese delle cellule cutanee, alle proprietà vivificanti di due alberi: il cedro del Giappone, un gigante millenario la cui linfa nutriente ottimizza la protezione, e il faggio, dal cui legno estrae uno zucchero che ridensifica la pelle. Dall’olio di baobab e dall’estratto di ginseng siberiano, entrambi contenuti nel siero per il viso di Erbolario, un immediato effetto tensore, con attenuazione di rughe e cedimenti. Texture lieve e impalpabile pure nel Sérum Défatigant Yeux di Clarins, concentrato anti-occhiaie e borse, in virtù della sinergia di ginkgo biloba, drenante, erba del bisonte e foglie di galanga, energizzante il primo, idratante la seconda. Al dandy insoddisfatto, che cerca performance sofisticate, sono dedicate specialità sempre più multifunzionali. Consistenza fondente a rapido assorbimento, che semplifica e velocizza l’applicazione. È il rassicurante atout di Soin Fermeté Age Control, maison Dior, che promette tonicità e opacità, grazie a un complesso con attivi energizzanti, sebo-regolatori e pigmenti ottici che riflettono la luce e levigano la superficie, attenuando l’effetto lucido. Ai fanatici delle rughe, contrariati dall’idea di essere trafitti dall’ago delle "punturine", Collistar offre un’alternativa. Ispirandosi alle microiniezioni riempitive di acido ialuronico, il Siero Antirughe Effetto Filler promette un risultato (cosmetico) riempitivo, grazie a due diverse forme di acido ialuronico: a basso peso molecolare, per incrementare l’assorbimento della sostanza, e in microsfere disidratate, che assorbono l’umidità cutanea e, gonfiandosi, riempiono i solchi. Longevità, forza, fitness. In una società in cui la competizione professionale con le giovani generazioni impone un confronto anche basato sull’apparenza e la comunicazione del corpo, non stupisce la ricerca di una fisicità perfetta. Dalla testa ai piedi, passando dal cruccio di sempre: i muscoli addominali. Che certo non si scolpiscono con una crema, ma con costanti allenamenti di tonificazione e definizione muscolare. Ma tant’è. La ricerca cosmetologica si picca di agire sugli adipociti. Responsabili, per intenderci, di ciò che diplomaticamente chiamiamo "maniglie dell’amore". Per combatterle è chiamato in causa l’attivo snellente di riferimento, la caffeina. Tuttavia, poco solubile in acqua e quasi insolubile in olio, difficilmente passa la barriera cutanea, specialmente nell’uomo la cui pelle è più spessa. Problema che Clarins annuncia di risolvere con Abdo Fermeté, uno cosmetico "dopato", in cui fosfolipidi ed escina aumentano la biodisponibilità della caffeina, mentre un aminoacido high-tech incentiva il destoccaggio degli accumuli adiposi. Medesimo target, gli addominali, e ingrediente cardine, la caffeina, per Abdosculpt di Biotherm. I plus del prodotto? Il sistema "bio-peeling", che assembla esfolianti come acido salicilico e lattico, per ottimizzare la performance rimodellante di caffeina e noce di cola. Poi, una tonificazione immediata, grazie a un polimero tensore "effetto guaina". Insomma col sesso forte servono maniere forti. Già, perché se è vero che il fisico maschile accumula più difficilmente i grassi rispetto alle donne, in compenso fa più fatica a sbarazzarsene. Così Collistar rivede le formule. Arricchisce quella del "trattamento addominali perfetti" con un cocktail concentrato di tre fitoestratti snellenti (citrus aurantium, guaranà, rhodiola rosea) e altrettante alghe marine lipolitiche. Infine due stimolanti, carnitina per il metabolismo cutaneo, peperoncino rosso e mentolo per la microcircolazione. Cavalca invece l’onda della cronobiologia, quindi sfrutta l’azione dell’ormone della crescita, che mette in moto i processi metabolici dell’organismo, il "trattamento pancia" e "addome intensivo notte" di Somatoline. Test clinici-strumentali dimostrano che la veicolazione d’attivi concentrati permette un’apprezzabile riduzione della circonferenza, senza perdita di peso. Il tutto annaffiato da un buon massaggio e tanta costanza. Ma questo, per par condicio, vale per tutti i cosmetici. Maschili inclusi. Pit stop dal medico Veloce, risolutivo e, soprattutto, una tantum. È il trattamento ideale che l’uomo di oggi richiede. Per risolvere, non tanto prevenire, come invece fa la donna, forse perché più avvezza all’estetica. Ma con quali richieste bussa alla porta del medico? In primis (e c’è da capirlo), correzioni specifiche senza rischio di "femminilizzazione". Senza "downtime", cioè giorni di convalescenza. E con un basso rischio di effetti collaterali. Peli e capelli, rispettivamente in eccesso e difetto, continuano a preoccuparlo, ma le sue aspirazioni si concentrano su segni dell’età. In cima alla top ten: ciccia e cedimenti. Ai trattamenti iniettivi (filler e botulino), richiesti solo per correggere determinate rughe (tra naso e bocca o sopracciglia), preferisce quelli hi-tech, come laser, radiofrequenze, ultrasuoni. Il motivo? Le "maniere forti" delle macchine sono più in sintonia con la sua sensibilità tecnologica. Un esempio? L’utilizzo di ultrasuoni di potenza focalizzati per contrastare guance cadenti e cedimenti del viso. "La tecnologia consente d’intervenire, in modo non invasivo, su una zona (la fascia muscolo-aponeurotica superficiale) fino a oggi raggiungibile solo attraverso un lifting chirurgico, per ottenere la "risalita" dei tessuti e l’effetto finale di ringiovanimento del viso. Il sistema ecografico dell’apparecchiatura (Ulthera), approvata dalla Food and Drug Administration americana, permette il controllo dell’azione degli ultrasuoni. Il trattamento non richiede anestesia e consente di riprendere immediatamente la vita di relazione", spiega Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di Dermatologia e Cosmetologia presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Altra zona, il corpo, altro problema, i rotolini di grasso. Che, per equità, affliggono anche aree specifiche del fisico maschile, come la "pancetta" o le "maniglie dell’amore". La criolipolisi, tecnologia dell’Università di Harvard e del Massachusetts General Hospital, approvata dalla Fda per efficacia e sicurezza scioglie il grasso con il freddo. "Il grasso è molto più sensibile alle basse temperature rispetto alle restanti strutture anatomiche (derma, vasi, nervi, muscoli). Così è possibile agire in modo selettivo, preservando le componenti dei tessuti adiacenti la zona trattata. I lipidi "congelati" dalla criolipolisi (Cool Sculpting) si cristallizzano e si disgregano, e poi vengono smaltiti attraverso il sistema linfatico. Durante la procedura, un’oretta seduti in poltrona, è possibile leggere il giornale, sentire musica, lavorare al computer o bere un caffè. Alla fine, si riprendono immediatamente le proprie attività, cominciando ad apprezzare la riduzione del grasso, dal 20 al 40 per cento in una sola seduta, a partire da 15-20 giorni", promette Marcello Ruspi, chirurgo vascolare, responsabile del Poliambulatorio Sanpietro a Milano.