Maria Volpe, Corriere della Sera 3/4/2012, 3 aprile 2012
MILANO — Sì
ha deciso senza indugi Cristina Parodi. E lo ha comunicato a Mediaset: lascio il Tg5 e vado a La7. Potrebbe sembrare uno scherzo, ma non lo è. Perché mai uno dei volti più popolari di un grande telegiornale delle 20, lascia un posto prestigioso e solido per andare su una rete, sì di appeal, ma con qualche serio problemino di Auditel? Sono ormai numerosi i programmi dagli ascolti deludenti: dalla Dandini alla Guzzanti, passando per Formigli, già a rischio chiusura.
Per ora non è dato sapere la ragione. Al momento l’affaire è ancora segreto e trapelano solo indiscrezioni: Cristina condurrebbe un programma pomeridiano (un po’ in stile «Verissimo» d’un tempo, che la rese assai famosa su Canale 5) insieme con la sorella Benedetta Parodi. Un contenitore tra attualità, cronaca bianca, rosa, e l’immancabile cucina. Le due sorelle potrebbero essere, proprio insieme, di gran richiamo, ma certo il progetto di costruire da zero il pomeriggio di La7 non sarà facile. Nè certamente veloce. E allora questo potrebbe indurre Cristina a passare al Tg di Enrico Mentana, suo direttore storico, proprio quello che la lanciò quando nacque il Tg5, vent’anni fa. E che pare in questa faccenda abbia avuto quantomeno un ruolo di ambasciatore. Tuttavia, al momento, la giornalista non parrebbe intenzionata ad andare subito in onda alle 20, proprio contro il suo vecchio telegiornale, ma è difficile credere che lei non intenda sfruttare questa opportunità. Non solo: al Tg di Mentana non guasterebbe un volto popolare ed amato, per rafforzare gli ascolti. Intanto perché Mentana, a parte il weekend, non riposa mai e questa maratona non potrà durare all’infinito; e poi perché anche come immagine, Cristina Parodi potrebbe portare quell’anima «pop» che forse comincia a mancare a La7, molto affollata di artisti, giornalisti, dirigenti e intellettuali da rive gauche. Insomma, non ci sono vere ragioni per cui, prima o poi, Cristina non conduca il Tg di Mentana delle 20. Quando? Chissà.
Parodi ancora per due mesi circa dovrebbe restare a Mediaset (ma forse quella dell’altro ieri potrebbe essere stata l’ultima conduzione del Tg 5 delle 20, per questioni di opportunità, ma toccherà a lei decidere) per poi passare a La7. Difficile sapere se il progetto pomeridiano con la sorella partirà prima o dopo l’estate. E di conseguenza è difficile capire quando la tentazione-tg vincerà le resistenze di Cristina (ammesso che ci siano queste resistenze...). E Mediaset? Pare non l’abbiano presa male. Nessuna lacrima, nessuna veste stracciata. Anche il direttore del Tg5 Clemente Mimun appare sereno. Sembra ci sia molta voglia di valorizzare le nuove giornaliste trentenni che si stanno mostrando capaci e affidabili. Una su tutte: Costanza Calabrese, a Mediaset dal 2003 e da qualche tempo volto del Tg delle 13. In questi anni è cresciuta e alle capacità professionali unisce certamente un bell’aspetto.
Resta davvero, al momento, da decifrare il motivo della decisione di Cristina Parodi. Forse riteneva chiuso un ciclo professionale. Forse voleva di più. O forse il marito Giorgio Gori ha avuto un ruolo in questa sua decisione. Gori, come è noto, ha lasciato la società di produzione Magnolia lo scorso novembre, proprio quando prese parte al Big Bang di Matteo Renzi. Dunque buongiorno politica e addio tv (anche se Gori è rimasto come consigliere nel board di Zodiak Media Group che controlla Magnolia, ed è ancora azionista della società). Allora Gori — che forse ha progetti politici importanti con il centrosinistra — si sentirebbe a disagio con una moglie nel telegiornale di punta nell’azienda di Berlusconi? O forse più banalmente da (quasi) ex produttore televisivo, ha un’ottima idea per un programma fortissimo con le Parodi sisters per stravolgere i palinsesti de La7?
Maria Volpe