Stefano Bartezzaghi, la Repubblica 1/4/2012, 1 aprile 2012
Il titolo ardito che merita una citazione – Il premio per il titolo più ardito dell’anno può essere assegnato già in aprile
Il titolo ardito che merita una citazione – Il premio per il titolo più ardito dell’anno può essere assegnato già in aprile. Arride all’ultimo romanzo della scozzese Ali Smith, che nella traduzione italiana di Federica Aceto pubblicata da Feltrinelli suona: C’e ma non si. Non so come si sia arrivati a questa strana sequenza italiana, che pare alludere allo slogan dei prestigiatori (poi dei visagisti) sul trucco. L’originale ha un altro senso ma è altrettanto monco, Therebut for the (letteralmente: Lì se non fosse per). Per un inglese queste parole sono un infallibile preludio al modo di dire: Therebut for the grace of God, go I («Lì, se non fosse per una grazia di Dio, sarei io»): lo si dice in tutti i casi in cui si compiange il destino di un (è la parola) disgraziato e ci si immagina di poter essere al suo posto. Il titolo c’è, ma non si vede. Si ringrazia il dio degli editori, che per una volta ci ha risparmiato una traduzione paracula (giochiamo a immaginare quale: Se non era per Dio toccava a me; Prega che non ti càpiti; Quella persona non sono io) e ha invece fatto rispettare la programmatica incompletezza e la sospensione sintattica dell’originale.