Massimo Minella, la Repubblica 1/4/2012, 1 aprile 2012
Tragedia del Giglio, sequestrata nave Carnival in Texas – GENOVA - Dall’Isola del Giglio al porto texano di Galveston
Tragedia del Giglio, sequestrata nave Carnival in Texas – GENOVA - Dall’Isola del Giglio al porto texano di Galveston. Dal tragico naufragio della Costa Concordia al sequestro della Carnival Triumph. La giustizia americana entra pesantemente in scena nella sciagurata vicenda dell’affondamento dell’ammiraglia della flotta Costa. Da quella notte di follia e di morte, il 13 gennaio, sono passati due mesie mezzo. Ma ieri, accogliendo la richiesta dello studio legale Eaves, che difende il figlio di una cittadina tedesca morta nel naufragio, il giudice della divisione di Galveston della Corte distrettuale americana ha dato mandato alla polizia del Texas di sequestrare la Carnival Triumph, nave da crociera della Carnival Corporation, leader mondiale del settore a cui fa interamente capo la Costa. I sigilli all’imbarcazione ormeggiata nel porto di Galveston, fra lo stupore dei passeggeri e dell’equipaggio, a pochi minuti dalla partenza di una crociera per il Golfo del Messico, sono scattati alle 8,30. Il magistrato texano ha così condiviso la tesi dell’avvocato John Arthur Eaves Jr., secondo cui la morte della cittadina tedesca sia da attribuire «al mancato rispetto delle norme e delle procedure di sicurezza a bordo della Costa Concordia, a causa del mancato esercizio dell’opportuno dovere di controllo da parte di Carnival, cui va accollata la conseguente responsabilità». Secondo i legali, quindi, il risarcimento a cui la famiglia della vittima avrà diritto giustifica il sequestro cautelativo della Carnival Triumph. Il giudice ha inoltre acconsentito alla richiesta dello studio di poter disporre della "black box", la scatola nera della Costa Concordia o, se indisponibile, dei tabulati telefonici delle conversazioni intercorse durante l’incidente fra Micky Arison, amministratore delegato e proprietario della Carnival, Pier Luigi Foschi, presidente di Costa, il comandante Gennaro Schettino e gli ufficiali in plancia di comando. L’avvocato sostiene infatti che l’ordine di abbandono della nave sia stato emesso con colpevole ritardo e, quindi, con risultati tragici per la sorte di molte persone. Secondo la legge statunitense, Carnival potrà pagare una cauzione di 10 milioni di dollari al tribunale del Texas per dissequestrare la nave, cifra che costituirà comunque un fondo di garanzia per la vittima ricorrente in giudizio. In alternativa, i legali della compagnia dovranno raggiungere un accordo direttamente con i legali della ricorrente. Da Miami, Carnival si dice «dispiaciuta per quanto accaduto» e assicura i passeggeri in partenza dal Golfo del Messico che «i nostri studi legali stanno cercando di risolvere la questione». «Siamo fiduciosi - spiega la società - che la nave possa partire oggi».