Elena Dusi, la Repubblica 31/3/2012, 31 marzo 2012
Neutrini, si dimette Ereditato il fisico dell´esperimento-flop – ROMA - Dopo una nuova conferma che i neutrini non viaggiano più veloci della luce, si è dimesso il responsabile del team che a settembre aveva fatto l´eclatante annuncio
Neutrini, si dimette Ereditato il fisico dell´esperimento-flop – ROMA - Dopo una nuova conferma che i neutrini non viaggiano più veloci della luce, si è dimesso il responsabile del team che a settembre aveva fatto l´eclatante annuncio. Antonio Ereditato, 56 anni, il fisico alla guida dell´esperimento Opera che studia i neutrini nei laboratori del Gran Sasso, ieri ha lasciato il suo incarico con due collaboratori, Pasquale Migliozzi e Dario Autiero. Due giorni fa all´interno del team era stata votata una "mozione di sfiducia" che non ha raggiunto il quorum necessario del 66%, ma ha spinto ieri Ereditato a farsi comunque da parte. Il malumore fra i 150 fisici di Opera è debordato dopo che un altro esperimento all´interno della montagna abruzzese, Lvd, guidato da Antonino Zichichi, ha osservato un difetto negli strumenti di misurazione del tempo all´interno di Opera. «Sia Lvd che Opera osservano alcuni muoni provenienti dai raggi cosmici» spiega Sergio Bertolucci, direttore della ricerca del Cern. «Tra maggio e agosto del 2008 i tempi di passaggio dei muoni tra un rivelatore e l´altro hanno iniziato a divergere, cosa che non dovrebbe accadere. Probabilmente a quel periodo risale il problema all´interno del rivelatore». Il 16 marzo era stato un altro apparato del Gran Sasso, Icarus, guidato dal Nobel Carlo Rubbia, a smentire l´eccezionale dato di Opera. Il gruppo di Ereditato il 23 settembre del 2011 aveva osservato che i neutrini sparati dal Cern di Ginevra percorrevano il tragitto di 730 chilometri fino al Gran Sasso a una velocità superiore a quella della luce, con un vantaggio di 60 nanosecondi. Da subito si era parlato di un possibile difetto dell´esperimento, ma nel frattempo circa 300 articoli scientifici sono stati pubblicati per cercare di spiegare l´eventuale violazione della teoria della relatività di Einstein (nulla può viaggiare a una velocità superiore a quella della luce nel vuoto). Dopo lo stupore iniziale, il dato di Opera ha iniziato a perdere pezzi. A fine febbraio i fisici del team hanno notato due problemi nel loro rivelatore. La connessione fra una fibra ottica dell´orologio atomico installato al Gran Sasso e la scheda di un computer non era fissata bene. E lo stesso orologio non spaccava il nanosecondo con la precisione richiesta. Meno di un mese più tardi sono arrivati i dati sul "tempo di volo" dei neutrini pubblicati da Icarus (perfettamente in linea con la velocità della luce) e pochi giorni fa, osservando i muoni (un´altra particella elementare che proviene dai raggi cosmici e non viene schermata perfettamente dalla montagna), è stata scoperta la discrepanza fra l´orologio di Opera e quello di Lvd. L´ ipotesi dei neutrini più veloci della luce veniva così ripetutamente smontata. La tensione accumulata dai fisici di Opera è emersa un paio di settimane fa, quando alcuni capigruppo del team hanno scritto un documento lamentandosi per la fretta eccessiva con cui i dati sono stati pubblicati e chiedendo il rinnovo del management. «Sarebbero stati necessari alcuni mesi di verifiche in più. I responsabili di Opera hanno spinto invece perché i dati fossero comunicati al più presto» spiega Piero Monacelli, professore di fisica dell´università dell´Aquila, uno degli scienziati che a settembre rifiutò di firmare l´articolo scientifico. «La connessione difettosa era stata controllata anni fa. In teoria non avrebbe dovuto spostarsi. Invece con il tempo probabilmente si è mossa e l´ampiezza del segnale che viaggia lungo la fibra ottica è diminuito, causando un ritardo nella misurazione». I fisici di Opera si sono spaccati a metà fra favorevoli e contrari. Il risultato della mozione di sfiducia, formalmente nullo, ha comunque spinto Ereditato a farsi da parte.