l’espresso 5/4/2012, 5 aprile 2012
La vita si fa difficile, specie quella di un lavoratore qualunque come me, ora sottoposto alla spada di Damocle del licenziamento improvviso
La vita si fa difficile, specie quella di un lavoratore qualunque come me, ora sottoposto alla spada di Damocle del licenziamento improvviso. Già perché io sono un maschio di media età, in buona salute, bianco, cattolico ed eterosessuale ma, se saranno confermate le nuove regole, la mia "normalità" rischia di diventare una condanna. Davanti al licenziamento discriminatorio, converrà essere dei discriminati. Sono al sicuro i diversamente maschi e le diversamente femmine, garantiti i portatori di handicap e i diversamente religiosi, protetti gli anziani e le donne in gravidanza. Tutto giusto, naturalmente. Ma per tutti gli altri? La discriminazione ha molte strade: anche quella della normalità. Finirà che per salvare il posto di lavoro ci toccherà scegliere di cambiare orientamento sessuale. Ci stiamo allontanando dal baratro collettivo e ci troviamo davanti quello personale. Vorrei dire alla ministro Fornero che lei sarà anche una "tosta" ma deve sapere che anche noi non scherziamo: siamo disposti a tutto pur di sopravvivere alla sua riforma: à la guerre comme à la guerre. Marco Baladazzini