Caterina Maniaci, Libero 30/3/2012, 30 marzo 2012
IL PAPA DÀ L’OLIO SANTO A CHAVEZ
Conversioni eccellenti sotto il sole cubano: dopo quella – presunta – del Lider Maximo, ci sarebbe anche quella di Hugo Chavez, il Presidentissimo. Vite illustri, personaggi da icona sempre sotto il segno della rivoluzione marxista, che però, alla prova delle malattie, delle disgrazie personali, del declino e della vecchiaia, non reggerebbe. E sempre con il Papa protagonista, questo Pontefice a tratti dipinto come troppo distante, astratto, dogmatico, a tratti troppo diplomatico e attendista. Eppure, proprio Joseph Ratzinger è capace di suscitare simpatie, attenzioni e persino “ripensamenti” profondi sulla propria vita da parte di atei, militanti, gente lontanissima dalla Chiesa e dalla fede.
Benedetto XVI avrebbe dato la sua benedizione per una pronta guarigione al presidente venezuelano Hugo Chavez durante un breve incontro a Cuba. Lo sostiene il blog di un noto giornalista dell’opposizione venezuelana, Nelson Bocaranda, che spesso ha diffuso informazioni sullo stato di salute di Chavez, recentemente operato a Cuba la seconda volta per un tumore. A quanto si legge, l’incontro di cinque minuti si è svolto all’Avana, alla presenza di Fidel e Raul Castro. Il Papa avrebbe dato a Chavez un rosario da lui benedetto. Da ricordare che comunque Chavez non ha mai nascosto la propria fede cattolica. Bocaranda, che domenica aveva lanciato la notizia di un incontro in preparazione fra Chavez e Benedetto XVI, non ha spiegato come ha ottenuto l’informazione. Secondo la sua versione, l’incontro è stato organizzato da diplomatici venezuelani presso la Santa sede. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha smentito l’incontro. Chavez, tornato all’Avana alla vigilia dell’arrivo del Papa, per effettuare una radioterapia, aveva detto martedì di «non voler interferire» con la visita papale.
Nessuna conferma ufficiale, dunque. Del resto, il Vaticano minimizza anche le voci che si sono rincorse nelle ultime settimane circa l’ipotesi di una conversione di Fidel Castro. Il quale, ha spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, «è cristiano in quanto battezzato, ma sulla sua fede personale e pubblica non ho nulla da dire». Ma «c’è differenza», ha aggiunto padre Lombardi, «tra essere battezzati ed essere membri di una comunità partecipando alla sua vita».
Tra i personaggi in vista che hanno manifestato simpatia, anzi qualcosa di molto più profondo, nei confronti del Pontefice, c’è pure Franco Califano, cantautore e tra i più incalliti tombeur de femmes a livello mondiale. Nella sua autobiografia, in un capitolo, si parla quasi di una sua conversione al cattolicesimo dovuta a Papa Benedetto XVI. Cosa confermata dallo stesso Califano in varie interviste.
Caterina Maniaci