varie, 30 marzo 2012
Pietro, 23 anni. Figlio di un noto avvocato di Nuoro, studente di giurisprudenza a Milano, depresso per la fine della storia d’amore con una coetanea di nome Serena e per alcuni esami andati male, l’altra sera, rimasto solo nell’appartamento che divideva con altri universitari, infilò la testa in una busta di plastica fissata alla base del collo con del nastro adesivo e collegata, tramite un tubo trasparente, a una bomboletta di elio
Pietro, 23 anni. Figlio di un noto avvocato di Nuoro, studente di giurisprudenza a Milano, depresso per la fine della storia d’amore con una coetanea di nome Serena e per alcuni esami andati male, l’altra sera, rimasto solo nell’appartamento che divideva con altri universitari, infilò la testa in una busta di plastica fissata alla base del collo con del nastro adesivo e collegata, tramite un tubo trasparente, a una bomboletta di elio. Quindi si legò le mani con una cravatta e si lasciò soffocare. Sulla sua scrivania la polizia trovò un foglio su cui aveva compilato una lista con tutto l’occorrente per portare a termine il suicidio secondo un metodo studiato via internet nei giorni precedenti. in via Olona