Paolo Stefanato, il Giornale 30/3/2012, 30 marzo 2012
Ryanair, scuse ad Alitalia per il falso «sorpasso» – Ryanair è quotata alle Borse di Dublino, Londra e al Nasdaq; secondo le regole dei mercati, le comunicazioni ufficiali riguardanti l’attività devono essere veritiere e non è permesso diffondere numeri scorretti per «sviare» la sensibilità degli investitori
Ryanair, scuse ad Alitalia per il falso «sorpasso» – Ryanair è quotata alle Borse di Dublino, Londra e al Nasdaq; secondo le regole dei mercati, le comunicazioni ufficiali riguardanti l’attività devono essere veritiere e non è permesso diffondere numeri scorretti per «sviare» la sensibilità degli investitori. Su casi di questo tipo indagano le Authority dei mercati.Ebbene,all’inizio di marzo Ryanair ha annunciato di aver superato in Italia le dimensioni dell’Alitalia,con 28 milioni di passeggeri trasportati contro 25. Poi, l’altro ieri, l’Enac, l’Autorità per l’aviazione civile, ha diffuso altri numeri: Alitalia 25,89 milioni di passeggeri trasportati nel 2011, Ryanair 22,11. Una differenza da nulla:«solo»6 milioni di passeggeri millantati, pari all’incirca all’intera popolazione del Lazio. E niente sorpasso. Sbugiardata, Ryanair ieri ha diffuso un garrulo comunicato di scuse all’Alitalia - «confermiamo che i responsabili di questo errore saranno torturati», è un esempio dell’ironia low cost - avvertendo, però, che il sorpasso è solo rimandato di un anno o due, perché la sua crescita «è a due cifre ».Ma nella nota non c’è una parola di scuse al mercato, agli investitori, ai risparmiatori per un inganno che non ha niente a che fare con i paradossi del marketing (i posti in piedi, le toilettes a pagamento), ma che riguarda i le regole, non solo etiche, ma soprattutto dei mercati: facile che le «Consob » di Dublino e Londra abbiano per lo meno chiesto spiegazioni. Anche perché nel luglio dello scorso anno lo stesso ad della compagnia low cost, Michael O’Leary, nel preannunciare il superamento dell’Alitalia, dichiarava di aver trasportato da e per l’Italia, nell’anno fiscale 2010-2011, 23,3 milioni di passeggeri. L’Enac ora indica 22 milioni per l’intero 2011: e questo ha un significato clamoroso, perché rivela che i passeggeri di Ryanair in Italia, anziché «crescere a due cifre », sono in realtà calati, cosa mai accaduta prima. A meno che O’Leary non avesse detto una bugia già l’anno scorso. Paolo Stefanato