Anna Migotto, Gioia 7/4/2012, 7 aprile 2012
«Le leggi di Suzane prevedono, in caso di divorzio, l’affidamento dei figli alle madri fino a 15 anni, prima erano dieci anni per i maschi e 12 per le femmine» (Hoda Saeed, 34 anni del Cairo, insegnante, a proposito dei diritti delle donne)
«Le leggi di Suzane prevedono, in caso di divorzio, l’affidamento dei figli alle madri fino a 15 anni, prima erano dieci anni per i maschi e 12 per le femmine» (Hoda Saeed, 34 anni del Cairo, insegnante, a proposito dei diritti delle donne). «Le leggi di Suzanne», un pacchetto di norme, che ha permesso alle donne di chiedere il divorzio e la custodia dei figli, che ora la commissione legislativa del Parlamento egiziano vorrebbe abolire. Vengono chiamate così in omaggio alla moglie dell’ex presidente perché entrate in vigore sotto Mubarak . Mahazen Sabr, donna egiziana che ha fondato Radio Divorzio, la prima radio via web che tratta temi sensibili in un paese dove è difficile parlare di relazioni e di sessualità: «La mia radio raggiunge molte donne che non saprebbero come fare a liberarsi da un uomo che le picchia, le maltratta molte non sanno che hanno la possibilità di divorziare semplicemente chiedendolo». Samira Ibrahim, 22 anni, costretta a subire un test di verginità dopo essere stata arrestata durante una manifestazione, ha denunciato il Consiglio supremo delle Forze armate ottenendo che questa pratica venga abolita. In Egitto, nel nuovo Parlamento le donne sono il due per cento dei deputati, 9 su 508 eletti. Sotto Mubarak erano il 12 per cento. L’80 per cento delle donne egiziane va in giro con il velo. «In Egitto non combattiamo per nuovi diritti ma per salvare ciò che abbiamo» (Hoda Saeed, 34 anni del Cairo, insegnante, a proposito dei diritti delle donne).