Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 28/3/2012, 28 marzo 2012
Equitalia e il controllore tuttofare – L’incarico è delicato. Si tratta di guidare l’Organismo di vigilanza, ovvero quella struttura di cui le società si dotano per monitorare comportamenti e procedure interne
Equitalia e il controllore tuttofare – L’incarico è delicato. Si tratta di guidare l’Organismo di vigilanza, ovvero quella struttura di cui le società si dotano per monitorare comportamenti e procedure interne. E per prevenire, attraverso questo controllo, la commissione di reati che potrebbero far scattare la responsabilità amministrativa della società stessa. Insomma, è una poltrona sulla quale, come stabilisce lo stesso decreto legislativo che disciplina la materia (il 231 del 2001), deve sedersi un profilo dotato di autonomia e indipendenza. Equitalia, la holding di riscossione di tributi controllata dall’Agenzia delle entrate e dall’Inps, ha provveduto a deliberare l’assegnazione dell’incarico in alcune società del gruppo. A Equitalia Centro, che si occupa di riscossione nell’Italia Centrale, si è deciso di nominare presidente dell’Odv (Organismo di vigilanza) Giorgio Palasciano. La nomina è stata effettuata dal cda in cui siede come presidente Attilio Befera, che è anche presidente della holding e direttore dell’Agenzia delle entrate che la controlla. Ma chi è Palasciano? Parliamo di un professionista cinquantacinquenne che porta in dote la bellezza di 23 poltrone occupate in altrettante società: 3 in qualità di liquidatore, 3 di amministratore, una di socio accomandante e 16 di sindaco. Un vero bendidio, che in certi settori di Equitalia ha fatto storcere il naso. Alcuni, cioè, si stanno chiedendo se sia opportuno affidare un compito così delicato, per il quale sono così rilevanti autonomia e indipendenza, a un uomo con una tale portata di incarichi. I settori in cui Palasciano è coinvolto sono di tutti i tipi. Con particolare confidenza con il mondo bancario. È infatti amministratore unico della Gr Black, società immobiliare che fa capo alla Finnat Fiduciaria, strumento a sua volta riconducibile ai banchieri della famiglia Nattino. Ancora, è amministratore unico di Mia Energia, società impegnata nelle fonti rinnovabili e riconducibile alla Unione Fiduciaria, anche qui uno strumento finanziario che fa capo al mondo delle banche popolari. In più Palasciano siede nel cda di Prestitalia, società di credito al consumo del gruppo Ubi Banca. Ma è solo un assaggio. Come componente di collegi sindacali, infatti, siede in società farmaceutiche (Pfizer Italia), alimentari (Pastificio Riscossa), finanziarie (Pmiequity), sanitarie (Istituto Clinico Città Studi) e via dicendo, fino ad arrivare a 23.Ssenza dimenticare che ricopre incarichi anche all’interno di società del gruppo della riscossione (per esempio è sindaco di Equitalia Giustizia). Raggiunto telefonicamente da ItaliaOggi, Palasciano naturalmente ha respinto il pericolo di «poca» autonomia. «Non mi sembra proprio che si siano problemi», ha premesso, «perché io, in quanto responsabile dell’Odv, devo certificare cose ben precise, e cioè quelli che vengono definiti protocolli. Per esempio quando viene emessa una cartella esattoriale l’Odv deve verificare che questa operazione sia fatta secondo le procedure». Si, ma se la cartella dovesse essere emessa nei confronti di qualcuna delle 23 società in cui a vario titolo siede? «Nessun problema», ha rintuzzato Palasciano, «perché in questi casi non esiste più l’intervento umano e la procedura è del tutto automatica». Questa la replica. Va come minimo aggiunto, però, che le funzioni dell’Odv non si limitano a quelle descritte dal professionista. Come si apprende dallo stesso «Modello di organizzazione, gestione e controllo», approvato da Equitalia Centro, l’organo deve vigilare sul funzionamento del modello, sull’applicazione del codice etico e sui flussi informativi verso gli organi sociali. Ma non finisce qui, perché Palasciano, come lui stesso ha rivelato a ItaliaOggi, ha subìto in tempi passati l’iscrizione di ipoteca sulla sua casa, naturalmente da Equitalia. Il valore, come emerge dai dati di conservatoria, era di 29.386 euro. «Ho pagato tutte le cartelle per togliere l’ipoteca», ha spiegato il professionista, «ma sono tuttora in causa con l’Agenzia delle entrate. Si tratta di una vicenda legata all’Irap e al concetto di stabile organizzazione». Insomma, Palasciano è in causa con le Entrate, che controllano Equitalia, che a sua volta gli ha affidato un incarico di estrema delicatezza.