Christiana Gattoni, SetteGreen 22/3/2012, 22 marzo 2012
O-zone, lo studio di registrazione dei Litfiba, nelle colline del Chianti, è alimentato con pannelli solari che produco fino a 6 kilowatt nei giorni di luce
O-zone, lo studio di registrazione dei Litfiba, nelle colline del Chianti, è alimentato con pannelli solari che produco fino a 6 kilowatt nei giorni di luce. Durante i concerti non usano effetti speciali «solo il giusto senza esagerare» sostiene Pelù «noi chiamiamo questo modo di suonare dal vivo “maxiclub” ovvero una dimensione in cui non ci sono megaschermi ed effettacci da circo». Hanno pure provato a sostuitre le luci con lampade a led ma non sempre riescono a soddisfare i bisogni di un concerto rock: «Per il resto – aggiunge Ghigo – solo energia umana» (Christiana Gattoni, SetteGreen 22/3).