Manlio Edoardi, ItaliaOggi 27/3/2012, 27 marzo 2012
Capodanno, quelle 4 ore che non sconvolsero Monti – Ci sono voluti tre mesi per capire come ha vissuto sul serio la fine dell’anno il premier Monti
Capodanno, quelle 4 ore che non sconvolsero Monti – Ci sono voluti tre mesi per capire come ha vissuto sul serio la fine dell’anno il premier Monti. Ma, alla fine, è stato scodellato sotto gli occhi di tutti il menu spartano: tortellini, cotechino, lenticchie e dolci. Il tutto è stato servito a tavola dalla moglie del presidente del consiglio. E un quarto d’ora dopo la mezzanotte, tutti a nanna. Chi si aspettava una cena di fine anno coi botti del premier resterà deluso. Il ministro per i rapporti con il parlamento, Piero Giarda, ha raccontano le festa dell’ultimo dell’anno di Monti in risposta all’interrogazione presentata sul punto dall’ex ministro leghista Calderoli (la n.4-06516). Dalle ore 20,00 del 31 dicembre alle ore 00,15 dell’1 gennaio 2012. La cena di benvenuto al 2012 è tutta racchiusa in quest’arco temporale. A tavola erano presenti Mario Monti e sua moglie e pochi invitati. Nel dettaglio, la figlia e il figlio dei signori Monti, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge e quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni. Tutti gli invitati, ha proseguito Giarda, hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, ma mai nelle stanze di Palazzo Chigi, risiedendo in un albergo della capitale, ovviamente a loro spese. Chi ha pagato la cena? Palazzo Chigi? Nemmeno per sogno. A mettere mano al portafogli ci ha pensato Monti. Infatti, «gli oneri della serata sono stati sostenuti, per intero, sulle disponibilità personali del professor Monti», il quale, sottolinea Giarda nella risposta, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di presidente del consiglio e di ministro dell’economia e delle finanze.Andiamo al menù. Se qualcuno pensasse che le libagioni siano state poste a carico della collettività si sbaglia di grosso. Gli acquisti infatti, sono stati effettuati personalmente dalla signora Monti presso alcuni negozi siti in piazza Emerenziana (i tortellini e il dolce) e in via Cola di Rienzo (il cotechino e le lenticchie). La cena è stata preparata e servita in tavola personalmente dalla signora Monti. Pertanto, non vi è stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale. Come si può vedere dall’elenco dettagliato fornito da Giarda, non è stata stappata nemmeno una bottiglia di spumante e nessuno è stato sfiorato dall’idea di accendere un mortaretto, quanto meno per mettersi alle spalle un 2011 horribilis.