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 2012  marzo 27 Martedì calendario

Da Petrone a Boeri: è la stagione degli svenimenti - L’ultimo della lista è il deputato regionale di «Sicilia Vera», Cateno De Luca, che l’altra sera è svenuto durante i festeggiamenti in onore della Patrona, Madonna Annunziata

Da Petrone a Boeri: è la stagione degli svenimenti - L’ultimo della lista è il deputato regionale di «Sicilia Vera», Cateno De Luca, che l’altra sera è svenuto durante i festeggiamenti in onore della Patrona, Madonna Annunziata. La diagnosi? Stress. Susanna Petrone, inve­ce, ha perso i sensi mentre conduceva Guida al campionato . E la stessa giornalista si è data una diagnosi in diretta: calo di pressione. Sa­bato sera è toccato invece all’assessore alla Cultura di Milano, Stefano Boeri. Si è acca­sciato al suolo come un fantoccio durante, ironia della sorte, una serata antistress. Ma che succede, ci si può chiedere in mo­do perfido, va di moda lo svenimento in diret­ta? Fa audience, fa parlare di sé? «Ma no, capi­ta, durante la vita di ognuno di noi, svenire al­meno due volte» racconta Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale. E succede soprattutto nelle stagio­ni di mezzo, primavera in testa. «Quando si riscalda l’atmosfera – spiega l’internista -l’organismo cambia le esigenze. Necessita di più acqua, più sali minerali. I nostri ormo­ni, in pratica, resettano la centralina di con­trollo. Bisogna abituarsi alle nuove esigenze, mangiare cibi più ricchi d’acqua e di sali mi­nerali. E soprattutto non bisogna fare sforzi superiori alle nostre possibilità, arrabbiatu­re comprese». Insomma, uno svenimento non è la fine del mondo. Ma non bisogna ri­durre tutto al classico calo di pressione. In re­altà lo svenimento si chiama lipotimia ed è una perdita di conoscenza legata alla man­canza di afflusso di sangue al cervello. E le cause sono molteplici. C’è quello più frequente legato alla supe­rattività del nervo vago che può portare a un calo di pressione sanguigna e anche al collas­so. È causato da stress, da affaticamento, tut­te cause che dilatano le arterie e provocano una diminuzione di sangue al cervello. In pratica è il malessere che ha colpito anche Ni­colas Sarkozy mentre faceva jogging a Ver­sailles. Poi c’è lo svenimento tipicamentefemminile che colpisce le donne abituate a stare molte ore in piedi. In questo caso, le ve­ne delle gambe si gonfiano e provocano un vero e proprio «furto» al cervello. Ci sono al­tre cause di svenimento legate al cuore che a volte non pompa un’adeguata quantità di sangue. Ma in questo caso si verifica un’in­sufficienza cardiaca. Anche la pressione mol­to bassa può dare debolezza e svenimenti e questa è la situazione più facile da gestire. Ba­sta andare dal medico e controllarsi. Di rego­la una buona pressione deve oscillare tra i 115 e i 125 per i valori massimi, tra i 70 e i 90 per quelli minimi. Ma la causa si scopre sempre dopo lo sveni­mento. Che quando capita dev’essere affron­tato senza farsi prendere dal panico. Biso­gna far affluire più sangue al cervello e quin­di vanno sollevate leggermente le gambe. Dopo la ripresa di conoscenza un grande bic­chiere di acqua aiuta la reidratazione. E la co­sa finisce lì. Una buona prevenzione per tutti è quella di bere molto: l’idratazione garanti­sce fluidità del sangue. La teoria dei 2 litri di acqua quotidiana è fondata. Ma non si devo­no dimenticare sali minerali e tanta frutta.