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 2012  marzo 27 Martedì calendario

Paura già finita, le crociere fanno il pieno - La Concordia è ancora «spiaggiata» sulla costa del Giglio,l’Allegra non fa onore al suo nome,dopo il gra­ve black out elettrico nell’oceano Indiano

Paura già finita, le crociere fanno il pieno - La Concordia è ancora «spiaggiata» sulla costa del Giglio,l’Allegra non fa onore al suo nome,dopo il gra­ve black out elettrico nell’oceano Indiano. Ma tant’è, la crociera sulle navi Costa attira ancora, e non parlia­mo di turismo macabro: le prenotazioni per Pasqua sono addirittura in aumento rispetto a quelle dell’an­no scorso dello stesso periodo. I due incidenti non sembrano aver scalfito la voglia di vacanza, e non solo degli italiani. Le possibili resisten­ze residue crollano davanti al prez­zo: basta infatti andare sul sito Co­sta per vedere che le tariffe delle rotte di aprile nel Mediterraneo so­n­o scese in molti casi del 54 per cen­to, passando da oltre mille euro a testa a 540 euro per una vacanza all inclusive su navi più che magni­fiche e con i ragazzi sotto i 18 anni gratis. Per la «Primavera Mediter­ranea », sette giorni tra Marsiglia, Malta e Corfù il risparmio arriva al 71 per cento: si viag­gia con 360 euro (il prezzo sale in proporzione al tipo di cabina). E così anche per le altre rotte e i mesi estivi, da sempre i più costosi e affollati, che diventano a por­tata di portafoglio. Insomma se non è corsa all’imbar­co poco ci manca: la concorrenza tra i colossi delle cro­ciere si vince anche a forza di colpi di marketing. «Il settore delle vacanze in generale in Italia e anche in Germania era in flessione del 10 per cento anche pri­ma degli incidenti- dicono alla Costa- la colpa è delle recessione che ha tolto la possibilità di andare in va­canza. È così che noi grazie agli sconti e ad altre azioni mirate siamo riusciti a cambiare il trend e a far aumen­tare di nuovo le prenotazioni». Hanno voglia di dare buone notizie alla Costa,e l’as­semblea degli azionisti di Costa Crociere Spa di cui fanno parte i marchi Costa Crociere, Aida Cruises e Iberocruceros, riunitasi ieri, ha approvato un bilan­cio che fa tornare il sorriso al presidente e ad Pierluigi Foschi. Il documento contabile riporta le cifre del pe­riodo immediatamente precedente al disastro della Concordia perché chiude i conti del 2011, anno da re­cord. Ne viene fuori il ritratto di una compagnia in otti­ma salute. Il fatturato consolidato ha avuto un incre­mento del 9,6 per cento passando da 2,883 a 3,160 mi­liardi di euro, i passeggeri sono passati da 2 milioni e 150mila a 2 milioni e 300mila rispetto al 2010. Ogni passeggero ha anche allungato il periodo a bordo, tra­scorrendo in media nove giorni di vacanza, rispetto agli 8 giorni del 2010. Certo a guardare questi conti e il trend di aumento che poteva continuare tale e quale nel 2012, la rabbia degli amministratori per il caso Concordia non è cer­to scemato. Ma una grande compagnia sa passare al contrattacco e così è stato. «I risultati del 2011 confer­mano che Costa Crociere è un’azienda con fonda­mentali economici solidi - commenta Foschi - lo di­mostra anche la nostra capacità di sostenere attraver­so un consistente flusso di cassa gli investimenti per la realizzazione di nuove navi, come Costa Fascinosa che entrerà in servizio a fine aprile e di Aidamar ai pri­mi di maggio. Bisogna inoltre tener presente che que­sti risultati sono stati raggiunti in un contesto socio­economico molto difficile, caratterizzato dalla reces­sione e ulteriormente aggravato dalla crisi araba, che ci ha costretto a cambiare un quarto dei nostri itinera­ri ». Il timone è di nuovo saldo.