Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  marzo 26 Lunedì calendario

IL LEGHISTA IN GUERRA CONTRO GLI SPECULATORI - I

l discusso eurodeputato leghista Mario Borghezio ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo di «approfondire il ruolo» della «misteriosa» International swaps and derivatives association (Isda), che sull’asse New York-Londra organizza attività nei derivati finanziari sui mercati over-the-counter contando su oltre 800 membri sparsi in 58 Paesi. Ha sollevato questo caso proprio quando l’Europarlamento sta decidendo come regolamentare e rendere più trasparenti le colossali speculazioni in derivati, che a volte attaccano l’euro e vengono sviluppate dietro il segreto dei paradisi fiscali.
Ma Borghezio, dalle aule di Strasburgo e di Bruxelles, sta conducendo una vera guerra contro la finanza di carta, le banche d’affari, i fondi speculativi e le lobby dei «poteri forti», mettendo spesso nel mirino anche il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi e il premier Mario Monti.
L’eurodeputato leghista è un «euroscettico». Quando esprime le sue posizioni iper-estremiste su immigrazione, Islam, diritti umani e separatismo padano genera indignazioni e nell’Europarlamento viene evitato da molti. La sua stessa Lega Nord l’ha sospeso tre mesi per incredibili dichiarazioni in sintonia con i proclami di Anders Breivik, il responsabile del massacro dei giovani socialisti su un’isola norvegese. Riscuote attenzione, invece, quando porta alla ribalta temi economico-finanziari difficili e delicati, come il diritto di «signoraggio» sull’emissione di moneta, la separazione delle banche commerciali da quelle speculative (riproponendo il Glass Steagal Act Usa) o la segretezza delle superlobby multinazionali Bilderberg e Trilateral.
La settimana scorsa l’eurodeputato leghista ha denunciato, sempre alla Commissione di Josè Manuel Barroso (e rivolgendosi anche a Draghi), l’uso speculativo dei prestiti anti-crisi a bassissimo costo della Bce. Molte banche italiane, invece di finanziare le piccole imprese e le famiglie, avrebbero usato quel denaro all’1% per comprare titoli con rendimenti al 4,5-5%, lucrando sulla differenza senza rischi. Borghezio sostiene che «tra la fine del 2011 e il 31 gennaio 2012 risultano aver acquistato Btp e in generale titoli dello Stato italiano per complessivi 28 miliardi di euro». Nel gennaio 2012 gli acquisti di bond bancari e riacquisto di obbligazioni proprie ammonterebbero a ben «41 miliardi di euro».
Borghezio ha anche emesso un comunicato per far sapere che il 15 febbraio scorso a Strasburgo, quando Monti dialogò con gli eurodeputati italiani in un incontro riservato (i giornalisti furono allontanati dalla sala), avrebbe chiesto spiegazioni sulla massa di derivati in portafoglio al Tesoro e sulla discutibile operazione miliardaria con la banca d’affari Morgan Stanley. Un suo prossimo obiettivo sembra sia saperne di più sul Bilderberg e sulla Trilateral con l’aiuto di un superesperto dell’argomento come il russo Daniel Estulin, che ha già invitato nell’Europarlamento.
Ivo Caizzi