Cristina Rogledi, Oggi 21/3/2012, 21 marzo 2012
Luciana Littizzetto da ragazza la invitavano alle feste perché era simpatica e suonava la chitarra: «Facevo le imitazioni e sparavo battute a raffica e quindi mi volevano a tutte le feste
Luciana Littizzetto da ragazza la invitavano alle feste perché era simpatica e suonava la chitarra: «Facevo le imitazioni e sparavo battute a raffica e quindi mi volevano a tutte le feste. Quando poi a fine serata iniziavano a formarsi le coppie e a limonare, io rimanevo lì come un carciofo». A 17 anni si fidanzò con un ragazzo della parrocchia: «È stata una bellissima storia e la mia prima volta. Sono stata con lui sino ai 26 anni. Non ho avuto pochissimi fidanzati ma sempre storie importanti. Sono una monogama seriale». Il primo bacio: «A 14 o 15 anni ed eravamo entrambi inesperti. Non capivo bene dove mettere la lingua». L’uomo che le piace: «Spiritoso, intelligente, basico e un po’ truzzo. La prima cosa che valuto è come mi potrebbe abbracciare: mi seduce il tipo armadio, possente, stile baita di Peter. Quelli leccati o mingherlini non li vedo neanche. L’impiegato del catasto lo lascio alle altre e quelli che usano i fantasmini mi danno pena al cuore».