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 2012  marzo 25 Domenica calendario

ULTIME DA BABELE - SCIOPERARE, CON L’ARIA CHE TIRA...

L’aria che tira. Scioperando l’orchestra per via dello stato di crisi, l’Anna Bolena al Comunale di Firenze è andata in scena lo stesso: i cantanti si sono fatti accompagnare dal pianista Andrea Severi e dirigere da Andriy Yurkevich. Su duemila spettatori hanno chiesto il rimborso del biglietto solo in cento. Standing ovation di 15 minuti alla fine. 1
Sindacati. Alla domanda, rivolta a un campione rappresentativo di 600 operai, da quale parte politica si senta più rappresentato, il 42% ha risposto da nessuna. Alla domanda se il padrone abbia affrontato bene la crisi, risponde di sì il 72 per cento. Alla domanda se il sindacato abbia affrontato bene la crisi risponde di sì il 33 per cento. (Indagine Swg) 8
Catene. Una signora che incontrando sul treno il leader della Fiom, Maurizio Landini, lo prende da parte e gli chiede: «Ma è vero che esistono ancora le catene di montaggio?». 3
Bianco. «La dama che ai ricevimenti ufficiali diceva "il Negrus", e poi si stupiva: "Ma è bianco?". E ridacchiava quando il Gran Senusso parlava con tenerezza dei figli, perché avendo capito "il Grande Eunuco" lo trovava spiritoso. Mentre un gentiluomo rientrando prima del solito incontrò sulla porta il ragazzo (che conosceva bene) amante della consorte, e lì: "Così giovane, e già a puttane"». 5
Muti. Secondo Peter Stein, Muti, una sera nella sua casa di Ravenna, è stato capace di cantare accompagnandosi al pianoforte l’intero Macbeth, sei ore consecutive «senza bere e senza pisciare». 2
Cage. «Nel 1958 il grande compositore americano John Cage fece scalpore partecipando alla trasmissione Lascia o raddoppia? come esperto di funghi. Diede anche alcuni brevi saggi della sua musica. Mike Bongiorno ne restò inorridito. È celebre l’aneddoto secondo il quale Cage, dopo aver vinto parecchi milioni e prossimo al ritorno negli Usa, disse: "Io me ne vado ma la mia musica resta". Mike replicò: "Sinceramente preferirei il contrario"». (Aldo Nove) 16
Maag. «Dopo un Quarto di Beethoven con Maag alla tastiera, Wilhelm Furtwängler, che aveva diretto, gli tiene un fervorino: "Perché non prova a dirigere? L’ho osservata stasera mentre suonava, e teneva gli occhi sull’orchestra più che sulla tastiera. Quasi quasi dava più attacchi lei di me" (conoscendo il fastidio di Furtwängler per gli attacchi, la cosa è più che probabile). Come fare? È presto detto: "Cominci a dirigere in un piccolo teatro, facendo tutta la necessaria esperienza, da maestro sostituto a Kapellmeister (direttore, distinto in base al grado: terzo, secondo, primo), fino a Generalmusikdirektor (direttore principale). Ma deve essere un teatro non importante davvero, in modo che le possa venire garantita l’occasione di dirigere". Maag evitò poi per parecchio tempo Beethoven, parendogli Mozart più benevolo, "uno di noi"». 14
Bollani. «Iniziai a suonare per poter fare il cantante. Il mio idolo era Celentano, lo imitavo in playback davanti allo specchio. Finché non mi capitò tra le mani una cassetta di Renato Carosone e fu amore a prima vista. Era tutto quello che io avrei voluto diventare: cantava, suonava il piano ed era divertente. A undici anni gli scrissi, e alla lettera allegai una cassetta con le sue canzoni cantate da me in un improbabile napoletano. Incredibile, mi rispose: poche righe in cui mi consigliava di studiare il blues. Lì iniziò la febbrile ricerca di vecchi dischi, che mi ha portato fino al jazz e alla passione per la musica afroamericana». (Stefano Bollani) 15
Vita. «Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno». (Danny De Vito, nel monologo finale di The big Kahuna) 17

1 Gasperetti, CdS; 2 Dagospia 19/8;
3 Imarisio, CdS 19/10; 5 Arbasino,
CdS 21/11; 8 Di Vico, CdS 22/6;
14 Pellegrini, Foglio 30/7;
15 Videtti, Rep 7/8; 16 Catalogo dei viventi 2009, voce Bongiorno Mike;
17 Della Penna, Chi 21/3.