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 2012  marzo 24 Sabato calendario

Eccessi e snobismi dalla Borromeo a Carlà - Karl Lagerfeld, lo stilista di Chanel, non era mai stato in un supermercato

Eccessi e snobismi dalla Borromeo a Carlà - Karl Lagerfeld, lo stilista di Chanel, non era mai stato in un supermercato. Lo ha fatto per la prima volta un paio di settimane fa, a 79 anni: il Kaiser della moda non si è mai abbassato a girare fra le corsie e riempire il carrello, oltretutto non ha certo bi­sogno di fare la spesa, anche per­ché non mangia. E infatti appena entrato al supermercato ha com­mentato stupefatto: «Qui ce n’è da guadagnare venti chili in un at­timo ». Che è l’aspetto veramente triste, questo, un uomo così ricco che non si goda la tavola (una sola eccezione-ossessione: litri di Diet Coke, da mattina a sera), ma la ve­ra domanda è: e perché mai ha de­ciso di entrarci, al supermercato? Per trasformare la sua vita da alie­no in quella di un mortale qualun­que? In effetti l’ha fatto soprattutto per un servizio su Elle , rivista per la quale si è fatto anche fotografa­re nel traffico, altro problema a lui ignoto, visto che ha spiegato che da quando è maggiorenne si fa tra­sportare dall’autista (ne ha due, uno per il mattino e uno per il po­meriggio, ha raccontato in un’al­tra intervista ad Harper’s Bazaar ). E insomma: che male c’è? Nessu­no avrebbe voluto leggere che Karl Lagerfeld, un’icona del lus­so, va a fare la spesa e sceglie la marca di biscotti più convenien­te: sarebbe stata una caduta di sti­le nel radical-chic più banale, un po’ come quando Madonna ha confessato quanto sia «dura» fare la «mamma single». Insomma nessuno vuole sentire le celebrità vicine, solidali, accomunate nella vita e nei problemi quotidiani: al­trimenti che cosa sarebbero famo­se a fare? È vero che a volte lo sno­bismo porta a strafare, l’eccesso di sincerità fa apparire quello che si è: esageratamente ricchi, scan­dalosamente lontani anni luce dalla normalità. E allora qualcu­no- seppur irritandosi per la soli­darietà pelosa di chi non è vicino per niente - potrebbe stizzirsi, o perfino chiedersi: ma dove vivo­no, gli straricchi? Forse la gente normale viene da Marte, e loro so­no sbarcati da Venere, e poi ci si è ritrovati tutti per caso sulla Terra. Per esempio, può avere davvero abitato a Milano per anni Lavinia Borromeo, che in una leggenda­ria intervista con Sabelli Fioretti, alla domanda «ha amici poveri?» rispose: «Parliamo di persone che debbono lavorare per mantener­si? ». Ma in fondo, se avesse rispo­sto: sì, la mia migliore amica è po­­vera, sarebbe stato peggio. Anche chi non sia nato nella ric­chezza, una volta entrato nel ma­gico mondo si dimentica facil­mente della realtà: Demi Moore è famosa per lavarsi i capelli con li­tri di acqua Evian ( a berla sono ca­paci tutti), Tom Cruise, che non è cresciuto come un pascià, ha rega­l­ato alla figlia di cinque anni il dia­mante di Liz Taylor (tre milioni e mezzo di dollari) e le ha già dato una carta di credito. Certo poi il confine è sottile fra chi ci fa e chi ci è, chi proprio non si rende conto e chi, invece, finge di non capire. Carla Bruni ha dichiarato che lei e Sarkozy sono«gente umile»,lei an­zi da quando è all’Eliseo fa indige­stione di soap opera come tutte le casalinghe del mondo (o meglio degli arrondissement); mentre Kate Middleton e Michelle Oba­ma hanno il vezzo di farsi fotogra­fare al supermercato, ma senza schifarlo come Lagerfeld, anzi mo­strando di amarlo moltissimo, di non vedere l’ora di avere l’occasio­ne di vivere un momento così bel­lo, così normale. Ma se invece re­stassero su Venere, senza fingere di essere rotolate a terra, tutti con­tinueremmo a sognare, senza do­verci grattare per il fastidio.