Paolo Brogi, Corriere della Sera 23/03/2012, 23 marzo 2012
STRAGE DELLE ARDEATINE, IDENTIFICATA UNA VITTIMA —
Fosse Ardeatine, sarcofago 155. Non è più di «ignoto». Anche un terzo sarcofago tra i dodici finora rimasti come di «ignoti» ha un nome, quello di Michele Partito, un civile, trentenne, nativo di Casteltermini, in provincia di Agrigento. Il suo nome verrà letto questa mattina alla cerimonia che, alla presenza del capo dello Stato, si tiene alle 9.30 nel sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma. Va ad aggiungersi ai nomi già identificati di Marco Moscati, partigiano ebreo romano, e di Salvatore La Rosa, un militare siciliano.
Il riconoscimento è frutto delle ricerche dei carabinieri del Ris di Roma, diretti dal colonnello Luigi Ripani, che hanno così ridotto a nove i sarcofagi privi di un nome e un cognome certi. Il nome del trentenne Michele Partito è stato comunicato ieri al Quirinale da Onorcaduti, l’organismo della Difesa presieduto dal generale Vittorio Barbato. Due nomi erano stati già identificati, quelli di Salvatore La Rosa e Marco Moscati. A loro si è aggiunto ora Michele Partito nato a Casteltermini l’8 dicembre del 1914.
Ogni anno il capo dello Stato entra alle Fosse Ardeatine e, dopo essere passato di fronte al palco che riunisce autorità e rappresentanti delle famiglie delle vittime, sosta in raccoglimento di fronte alla lapide che ricorda le 335 vittime dell’eccidio. Così inizia la cerimonia per ricordare la strage avvenuta il 24 marzo del 1944. Poi, come ogni anno, il profondo silenzio viene rotto dalla lettura del lunghissimo elenco dei morti, una lista in ordine alfabetico da Ferdinando Agnini ad Augusto Zironi a cui è seguita in conclusione, fino al 2011, un’ultima gelida notazione: «Ignoti 12». Così anno dopo anno, per oltre sessanta anni. Un anno fa gli «ignoti» erano scesi a 10. Quest’anno l’ultima frase sarà «ignoti 9». A essere riesumati sono stati i resti dei sarcofagi 52, 98, 122, 155, 264, 272, 273, 276, 283, 284 e 329. Tra i nomi su cui si è indagato e che restano in sospeso ci sono quelli di Cesare Calò, Marian Reicher, Bernard Soike, Hein Eric Tuchmann, Alfredo Maggini, Remo Monti, Cosimo Di Micco.
Intanto il IX municipio ha organizzato sempre per oggi la Sfilata della memoria. L’iniziativa itinerante avrà inizio alle 11 (raduno alle 10 a Villa Lazzaroni in via Appia Nuova 522) e si concluderà a piazza Re di Roma e vedrà il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini del territorio e la collaborazione della biblioteca scolastica multimediale «Alberto Savinio», del Museo storico della Liberazione e dell’Anpi Cgil. Durante il percorso, 335 persone di diverse generazioni, pari al numero delle vittime dell’eccidio, porteranno i nomi delle vittime della strage nazista. All’arrivo in piazza Re di Roma daranno lettura dei protagonisti di quella drammatica vicenda e libereranno nel cielo palloncini a elio. Lungo tutto il percorso saranno posizionati manifesti e cartoline con frasi, foto e ricordi dei caduti, oltre a materiali messi a disposizione dal Museo della Liberazione di via Tasso.
Paolo Brogi