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 2012  marzo 23 Venerdì calendario

Votano leggi considerate rovinose, ma con la morte nel cuore – Non sembra vero, ma il presidente della camera (ora come ora me ne sfugge il nome, un tempo però è stato famoso) è «furioso» con nonno Mario, il quale ha preteso per l’ennesima volta la fiducia, stavolta sul decreto liberalizzazioni, che secondo il presidente (comunque si chiami) della camera, terza carica dello stato, avrebbe dovuto essere valutato meno precipitosamente da Montecitorio (applausi dai banchi dell’Italia dei valori e della Lega)

Votano leggi considerate rovinose, ma con la morte nel cuore – Non sembra vero, ma il presidente della camera (ora come ora me ne sfugge il nome, un tempo però è stato famoso) è «furioso» con nonno Mario, il quale ha preteso per l’ennesima volta la fiducia, stavolta sul decreto liberalizzazioni, che secondo il presidente (comunque si chiami) della camera, terza carica dello stato, avrebbe dovuto essere valutato meno precipitosamente da Montecitorio (applausi dai banchi dell’Italia dei valori e della Lega). Be’, è una di quelle «dichiazioni-segnaposto» con le quali i politici (portando avanti il lavoro in vista delle elezioni) segnalano a una o due fasce d’elettorato che essi votano, è vero, leggi per loro rovinose ma che lo fanno con la morte nel cuore. * * * Mai una dichiarazione-segnaposto ha centrato il bersaglio. Anche le cavie da laboratorio, a forza di sbattere la testa contro le pareti del labirinto, imparano prima o poi come se ne esce. Ma per le cavie di Montecitorio imparare qualcosa, specie dall’esperienza, è un’impresa impossibile, come per Michele Emiliano, sindaco di Bari, rinunciare ai peccati di gola. * * * «Non c’è bisogno di molta meditazione o d’un acume profondo per inventare ogni genere di sistemi e metodi per spremere soldi dai nostri sudditi. Chi tuttavia desideri farlo in modo sensato, nonché utile al monarca e allo stato, deve prima (o almeno contemporaneamente) dedicare uno zelo simile ad accrescere la ricchezza dei suoi sudditi, cosicché possano sopportare quest’onere aggiuntivo» (Wenzel Antonvon Kaunitz-Rittberg, cancelliere austriaco del settecento, cit. in Niall Ferguson, Soldi e potere, Ponte Alle Grazie 2001). * * * Non è poi tanto appassionante la rassegna dei redditi dei politici che da qualche giorno tiene banco sui giornali. Alcuni demagoghi possono sembrarci un po’ troppo ricchi, altri esageratamente poveri, qui un ricco che piange, là praticamente tutti gli altri on. che invece se la ridono alle nostre spalle, ma proprio per questo preferiremmo che per pesarli e giudicarli, al posto del redditometro, per chiamarlo così, si usasse piuttosto un eticometro. Ci vorrebbe un 740 delle buone azioni (dovrebbero presentarlo i gabellieri per primi) per sapere che cosa pensare di politici e funzionari pubblici. * * * Non hai mantenuto le promesse elettorali? Guai a te, evasore morale: multe in natura, ma multe salate, nessuna pietà. Da domani, a riequilibrio del karma, lavori sociali umilianti, tipo l’uomo-sandwich (su e giù per via del Corso, da piazza Venezia a piazza del Popolo e ritorno) per campagne di sensibilizzazione contro i costi (e le insolenze) della politica. * * * Vacanze troppo costose? Morose impellicciate? Sorpreso a fumare nei corridoi del Palazzo dopo aver votato leggi antifumo che valgono in tutti i luoghi pubblici esclusi quelli che fanno comodo a te? Nepotismo? Cozze? Cognatismo? Un fratello, guarda caso, che vince l’appalto, e gli altri ciccia? Sinecura Rai per «merito» tra due grosse virgolette (quando sarebbe meglio, per dirla à la Idv, tra due grossi carabinieri)? Beccato a ignorare l’anno in cui fu scoperta l’America e quello della rivoluzione francese? Evasione! Scrocco morale! Crassa ignoranza! Nessun condono ma rappresaglie morali apocalittiche! * * * «Il leninismo è la combinazione di due cose che per secoli gli europei hanno tenuto in diversi compartimenti dello spirito: la religione e gli affari. Noi siamo sconcertati perché è un nuovo tipo di religione, e sprezzanti perché gli affari, essendo subordinati alla religione anziché viceversa, sono tutt’altro che redditizi» (John Maynard Keynes, Un breve sguardo alla Russia, in J.M. Keynes, Perché sono un liberale e altri scritti, Adelphi 2010). * * * Doveva succedere ed è successo o sta per succedere: la sinistra, in vista del voto sulla nuova legislazione del lavoro, è peggio che sul punto di spaccarsi; è sul punto di dannarsi l’anima, anzi le anime. Sinistra parlamentare e sinistra sindacale, la prima passando dalla parte della ragion politica, la seconda astenendosene per principio, incarnano entrambe la tradizione profonda della sinistra italiana. Finora le due anime, come nei casi di personalità multipla, hanno convissuto pacificamente, ma da oggi non è più possibile. Ormai la crisi è dichiarata. Doveva succedere, ed è successo, o sta per succedere: bolscevichi e menscevichi sono di nuovo sul punto di separarsi. * * * «Naturalmente la congettura rappresenta spesso una preziosa risorsa del romanziere. Il risultato può quindi considerarsi una speciale specie di non fiction rubricabile come fiction. Ecco perché tutti i mezzi d’indagine vanno utilizzati quando si brancola nel buio; e si deve aguzzare la vista quando si naviga tra la nebbia, specie se si hanno dei dubbi sulla precisione degli strumenti di bordo (che in questo caso sarebbero i dati concreti di fatto)» (Norman Mailer, Il racconto di Oswald. Un mistero americano, Bompiani 1995).