Renato Franco, Corriere della Sera 24/3/2012, 24 marzo 2012
MILANO —
La seconda giovinezza della 68enne Raffaella Carrà dimostra che in fondo il televisore, anche se ci sei stato dentro per tanti anni, è un elettrodomestico che non crea dipendenza, dunque astinenza. Dipende da come sei fatto.
L’ultima volta che ci era entrata, era stato per la «Corrida», aprile 2011; ora lunedì torna, sempre su Canale 5, a «Panariello non esiste». La battuta, non sarà la sola, è pronta: «Esco di casa una volta all’anno».
Come mai ha deciso di lasciare il suo «appartamento»?
«Ci vado per amicizia, che per me è sacra. Anni fa, invitai Giorgio di giovedì a "Carramba" e lui venne da Montecatini pur avendo il suo show il sabato. Qualche anno dopo mi chiamò lui a sostituire Depardieu, improvvisamente malato. Dovetti partire al volo per Gorizia, e tra l’altro non avevo neanche i capelli fatti, sa noi donne abbiamo di questi problemi di immagine...».
Cosa farete insieme?
«Gli ho detto: io vengo per te, per divertirmi. Non voglio cantare una canzone da star, da sola, e ci sarà anche Renato Zero. Credo che sia una cosa che può venire molto bellina. Forse. Uno dice sempre forse per scaramanzia, lo sa? Solo sono un po’ fuori allenamento, speriamo vada tutto bene. Perché quando finisco di fare la televisione me la dimentico proprio».
Le manca l’allenamento?
«Non mi manca quando non c’è un progetto. Io ho avuto tante soddisfazioni, anche a livello internazionale, ho avuto più di quanto immaginassi. Dunque non ho questa frenesia di tornare in video, di apparire in tv. Non ho il mal di video. Mai avuto».
Una conduttrice che l’ha colpita?
«Ma lei lo vede il panorama televisivo? Forse deve ancora nascere, è in fusion, in fusione».
Pippo Baudo dice che la Rai è moribonda.
«Lui ha tirato fuori tantissimi personaggi, è un talent scout illuminato. Ha una voglia pazzesca di fare un programma, soffre di stare fuori dalla tv».
Ma la tv come sta?
«Credo che in questo momento abbia un difetto grandissimo di base: la preparazione di un programma avviene in due-tre settimane. Neanche il Mago Bakù riuscirebbe a fare bene le cose in così poco tempo».
Non si annoia mai?
«Io ho mille cose da fare tutti i giorni, mica sto qui a vendere i fiori come dicono a Roma. Ho altri interessi e affari, persone, avvocati, contratti, questo, quell’altro. Ho le giornate piene, è una scelta che ho fatto fin dall’inizio perché ho sempre pensato che la carriera potesse durare un giorno un mese o un anno. Poi è durata 40 e mi son stupita io per prima».
Cosa guarda in tv?
«Un po’ di tutto. Le prime puntate dei nuovi programmi; i talk politici anche se mi fanno venire il magone perche l’Italia sta soffrendo molto. E poi il calcio e la mia Juve: martedì per la Coppa Italia ho sofferto l’ira di Dio».
Pure il calcio?
«È stata una partita pazzesca. Gli dicevo, Alex (Del Piero) devi fare gol che tra un po’ smetti. Porca miseria quando l’ha fatto mi ha preso un colpo. Ero da sola, ogni tanto cambiavo canale per prendere fiato. Ho visto anche il Napoli con il Siena. Tifo Juve e Real Madrid, però ammiro il Barcellona. Questo ragazzo, Messi, è una roba: me lo disse Maradona tanto tempo fa, nel 2001, quando voleva venire a Sanremo con me, ma non poteva se no gli portavano via tutti i soldi. "Messi, ricordati questo ragazzo"».
Renato Franco