Giovanni Vegezzi, Il Sole 24 Ore 22/3/2012, 22 marzo 2012
BANCHE: LE TEDESCHE RACCOLGONO DI PIÙ DI QUELLO CHE IMPIEGANO
Le banche italiane sono più generose di quelle tedesche, almeno nei confronti dell’economia reale. Lo evidenziano alcuni dati elaborati da UniCredit secondo cui il sistema creditizio nazionale impiega verso famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche quasi 2000 miliardi di euro(1971 per l’esattezza), contro una raccolta che supera di poco il miliardo e mezzo. Un gap di 435 miliardi che va invece confrontato con un avanzo di 236 miliardi maturato dal complesso degli istituti in Germania dove, a fronte di 3 miliardi di euro di depositi, se ne impiegano circa 2,8. In sintesi i tedeschi raccolgono di più di quello che impiegano, l’esatto contrario di ciò che avviene nel nostro Paese. Lo squilibrio evidente dai dati richiama quanto evidenziato dal direttore generale di Piazza Cordusio Roberto Nicastro in un intervento pubblicato sul sito de Il Sole 24 Ore. «Tutti i circa 1600 miliardi di euro di depositi e obbligazioni bancarie raccolte in Italia sono impiegati in crediti alle famiglie, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche – ha spiegato Nicastro –. Anzi la raccolta bancaria non è sufficiente a coprire per intero gli stock creditizi verso l’economia reale italiana, che ammontano a quasi 2000 miliardi di euro». «In passato, l’intero disavanzo di circa 400 miliardi veniva finanziato ricorrendo ai mercati finanziari internazionali all’ingrosso – ha continuato il d.g. –. Con la crisi di fiducia che ha colpito il debito sovrano dell’Italia e il conseguente prosciugarsi dei mercati all’ingrosso, le banche hanno dovuto attingere alla Bce, dapprima nelle forme di "emergenza" poi attraverso fonti più strutturali, con i cosiddetti Ltro a 3 anni».
Una raccolta con il fiato corto per la crisi si traduce necessariamente in minori erogazioni, anche se, è il punto di vista di UniCredit, la grande maggioranza delle domande di credito riceve ancora in Italia una risposta positiva. «Pur ancora nel mezzo di una crisi economica e di liquidità senza precedenti, quasi l’80% delle domande di credito riceve risposta positiva dal sistema bancario – ha aggiunto ancora Nicastro –. Ovviamente ciò vuole anche dire che una domanda su cinque riceve invece un diniego, in un contesto tra l’altro di minor domanda di credito. Un fenomeno maggiore che in passato, e questo giustifica la acuta, diffusa e comprensibile preoccupazione sul tema». In ogni caso e nonostante le difficoltà, vuole evidenziare Nicastro «senza banche in salute non ci può essere nuovo credito e sviluppo economico del paese». «È un’affermazione in teoria scontata – chiosa il d.g. di UniCredit – ma nei fatti spesso messa in discussione».