Sebastiano Grasso, Corriere della Sera 22/03/2012, 22 marzo 2012
AVANTI DELLA DOMENICA, GLI ARTICOLI DEI GRANDI DALLA SARFATTI A BOCCIONI - U
scito nel gennaio 1903, come supplemento culturale del quotidiano del Psi, l’«Avanti della Domenica» raccolse attorno a sé molti giovanissimi scrittori e ben 170 artisti (Margherita Sarfatti aveva 23 anni; Guelfo Civinini, 30; Libero Andreotti, 28; Gino Severini, 20; Umberto Boccioni, 21; Mario Sironi, 18; Goffredo Bellonci, 21; Leonardo Dudreville, 18; Duilio Cambellotti, 27). Lo dirigeva il ventottenne Vittorio Piva. Il settimanale non gli sopravvisse. Già nel 1905 erano sorte difficoltà economiche, ma Piva riuscì a resuscitarlo «con un miracolo degno di San Gennaro», diceva. Con gli inizi del 1907, le condizioni di salute di Piva cominciarono a essere drammatiche. L’ultimo numero del supplemento apparve l’ultima settima di marzo, precedendo di pochissimo la morte del suo direttore che era diventato anche il proprietario del giornale. Da allora, era sceso il sipario.
Nel 1993, a Milano, è stata istituita la Fondazione Anna Kuliscioff, dove è approdata parte della biblioteca e della collezione privata del bibliofilo Giulio Polotti (1924-1999). Allievo di Luciano Caramel e adesso docente alla Cattolica, Paolo Bolpagni s’è tuffato negli scaffali della Fondazione e, scandagliando i 216 numeri del settimanale, li ha catalogati, divisi per anno, materia, argomenti e ne è riemerso con due libri di notevole interesse. Il primo, Una rivista nella Belle Époque, sull’illustrazione (Mazzotta, pp. 240, € 38); il secondo, Arte, socialità, politica (Fondazione Kuliscioff, pp. 326, € 18), dedicato agli articoli di varia natura, usciti sul supplemento, accompagnati da documenti anche inediti, commentati ed interpretati. Lavoro eccellente ed estremamente utile di un palombaro della cultura.
Sebastiano Grasso