Stefano Filippi, il Giornale 21/3/2012, 21 marzo 2012
Delirio antisemita su Internet Schedati centinaia di italiani - È ripartita la caccia all’ebreo? Il giorno della strage di Tolosa è apparsa su un sito internet neonazista una lista nera di «sionisti »
Delirio antisemita su Internet Schedati centinaia di italiani - È ripartita la caccia all’ebreo? Il giorno della strage di Tolosa è apparsa su un sito internet neonazista una lista nera di «sionisti ». Intellettuali amici di Israele e additati come collaboratori del Mossad, il servizio segreto di Tel Aviv. Bollati come «sayanim», devoti. «Sono da considerare persone molto pericolose», specifica il sito holywar.org, in inglese «guerra santa». G l i elenchi con il marchio d’infamia sono numerosi. Uno include 163 nomi di docenti universitari di varie discipline (diritto, economia, filosofia, lettere) in 26 atenei in tutta Italia, da Roma a Trieste, da Torino a Firenze, da Pisa a Macerata fino a Napoli, Bari, Lecce, Palermo. Compaiono anche due professori italiani che insegnano in Germania e Gran Bretagna. Un altro inventario è molto più lungo e contiene 1650 cognomi da cui si può risalire a circa 10mila famiglie di origine ebraica, divise per provincia. Una vera anagrafe, stilata in ordine alfabetico secondo quelli che vengono odiosamente definiti «i cognomi degli ebrei e dei falsi convertiti ». Ma all’interno del sito, che gronda propaganda neonazista in nome del «vero olocausto» (il «genocidio di 30 milioni di cristiani sterminati dai giudei bolscevichi »), si trova un’intera sezione dedicata all’Italia accanto a quelle di parecchi Paesi europei. Essa riporta centinaia di nomi di «complici di Israele»: scrittori, deputati italiani ed europei, giornalisti, filosofi, studiosi. Il sito mescola razzismo, fanatismo religioso e satanismo, con foto raccapriccianti e una sorta di «caccia al banchiere» con nomi e fotografie di volti noti della finanza e della politica americana, anch’essi di famiglie ebree o considerati loro amici. C’è pure l’invito a scaricare un film uscito in Germania nel 1940 «per conoscere la minaccia che viene dalla lobby ebraica». Le liste antisemite italiane sono state scoperte ieri. Digos e Polizia postale sono già al lavoro per individuare chi gestisca il portale internet, allarmati dall’esplosione di ferocia razzista in Francia. Il Dipartimento di pubblica sicurezza ha inviato una circolare alle prefetture e alle questure per aumentare il livello di vigilanza. Sono stati rafforzati i controlli sui cosiddetti «obiettivi sensibili » legati alla presenza delle comunità ebraiche in Italia e aumentata l’attività informativa. Holywar era già noto alle forze dell’ordine per la sua intolleranza. Lo scorso febbraio era finito all’attenzione degli investigatori, assieme al sito Stormfront, dopo aver pubblicato una schedatura con 78 cognomi di pisani ebrei. A dicembre era stato pubblicato un elenco di appartenenti alla comunità ebraica di Roma. Ma le indagini non hanno fermato l’attività del sito internet, redatto in inglese da fanatici che risiedono all’estero, i quali hanno invece intensificato la propaganda antisemita. Sono addirittura riportate indicazioni su come rintracciare gli ebrei nelle città in cui la loro presenza è più consistente. Una pagina intitolata «Il problema della sinagoga di Satana» contiene l’elenco delle famiglie di origine ebraica di Roma, Firenze, Pisa, Livorno, Pitigliano (Grosseto) e Genova. Il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, molto preoccupato, ha chiesto «una legge a livello internazionale che impedisca su internet il proliferare di fenomeni di incitamento all’odio xenofobo e razziale, come avviene per la pedopornografia ».