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 2012  marzo 20 Martedì calendario

Ecco quanto valgono politici (e Br) all’asta - Cosa ci dice sul nostro presente - con l’affidabile precisione del denaro - il catalogo dell’asta milanese di Bolaffi del 29 marzo prossimo? Che il fascismo mus­soliniano ormai tira poco, «scoppiato» per troppo presenzialismo; che Hitler si vende bene, ma solo in alcune nazioni e quasi di na­scosto; che le Br rimangono un fenomeno in­­quantificabile, scottante, costoso, che però corre il rischio di rimanere invenduto anco­ra per molto tempo

Ecco quanto valgono politici (e Br) all’asta - Cosa ci dice sul nostro presente - con l’affidabile precisione del denaro - il catalogo dell’asta milanese di Bolaffi del 29 marzo prossimo? Che il fascismo mus­soliniano ormai tira poco, «scoppiato» per troppo presenzialismo; che Hitler si vende bene, ma solo in alcune nazioni e quasi di na­scosto; che le Br rimangono un fenomeno in­­quantificabile, scottante, costoso, che però corre il rischio di rimanere invenduto anco­ra per molto tempo. Tra i quasi 900 lotti che verranno battuti, infatti, troviamo una fotografia di Benito Mussolini, base d’asta 500 euro, con dedica del soggetto al «Dott. Giulio Clé­ment »; un documento firmato Adolf Hitler sul­la carriera del plurideco­rato Wilhelm von Apell, prezzo di partenza 1000 eu­ro; e infine un lotto di 17 co­pie di comunicati delle Briga­te rosse, stesi tra il ’74 e il ’78, a 1500 euro. È su questi volantini che si sta appuntando l’attenzio­ne degli addetti ai lavori. Tra di es­si, il famigerato n. 6 del 15 aprile 1978: «L’interrogatorio al prigioniero Aldo Moro è terminato (…) Non ci sono dubbi. Al­do Moro è colpevole e viene pertanto con­dannato a morte». Si venderà?E a chi?E come vengono stabi­­lite le basi d’asta di simili lotti che, a quanto ci risulta,non hanno “precedenti”su cui basar­si per una stima? «Infatti è stato parecchio dif­ficile quantificare quei 1500 euro- ci dice Al­berto Ponti, funzionario del settore aste di Bolaffi e curatore del catalogo insieme a Maurizio Piumatti. Vede, foto autografate da Mussolini ce ne sono a centinaia... di foto ne circolano davvero troppe.Un po’ come le firme di quel grafomane di D’Annunzio,che però tiene il prezzo meglio. Hitler ha sempre i suoi nostalgici o i suoi feticisti, ma pure em­ba­rghi come quello dei Paesi anglo­sassoni... Sono pezzi che hanno un merca­to, quindi relative quotazioni. Le Br, in­vece, restano un’in­cognita ».I volantini al­l’asta non sono inediti (all’epoca venivano dif­fusi alacremente). Certo, era compromettente far­seli trovare addosso e mol­ti se ne disfarono subito. «Tuttavia non sono rari- dice Ponti- , il risultato della vendi­t­a è legato più alla possibile do­manda che ci potrà essere tra il pubblico. Penso che un docu­mento di Napoleone avrebbe attirato meno: questi comunicati della Br, invece, pongono domande ancora brucianti. Forse si vende­ranno, forse no». Probabilmente sì.