Nadia Bergamini, La Stampa 14-21/3/2012, 21 marzo 2012
Correre è la sua passione. Sandro Modaffari, 42 anni, insegnante di matematica e scienze all’elementare di Volpiano, footing lo fa anche in inverno
Correre è la sua passione. Sandro Modaffari, 42 anni, insegnante di matematica e scienze all’elementare di Volpiano, footing lo fa anche in inverno. Cuffiette alle orecchie, tuta e scarpe da ginnastica e ogni giorno percorre qualche chilometro tra prati, boschi e i laghetti di via Casne, una zona in aperta campagna che costeggia l’area dei bomboloni della Bp. L’altra sera, però, se l’è vista davvero brutta. «Avevo fatto il mio solito giro - racconta - il clima era tiepido. Come sempre stavo ascoltando la musica quando vicino al lago Azzurro, da un cespuglio, improvvisamente è sbucato un branco di cani randagi». I quadrupedi amici dell’uomo, questa volta, avevano intenzioni poco amichevoli. «Prima mi si è fatto incontro il capobranco - ricorda un meticcio che mi è sembrato enorme. Un incrocio tra un pastore tedesco e chissà cosa che digrignava i denti e ringhiava. In un attimo ero circondato da cani ringhianti di dimensioni diverse». Il sangue freddo è stata la salvezza dell’insegnante. «Quando sei in quelle condizioni la cosa che ti viene in mente di fare è scappare - prosegue -. Mi sono guardato intorno e vicino non c’era neppure un albero su cui arrampicarmi. Qualche giorno prima avevo visto in Tv un documentario che raccontava come comportarsi quando si viene assaliti da branchi di randagi e allora l’ho messo in pratica. Sono stato fermo, quasi immobile, senza respirare, nonostante sentissi le unghie graffiarmi i polpacci e i denti pizzicarmi la pelle». Minuti che a Sandro Modaffari sono sembrati un’eternità. La salvezza è giunta quasi subito. Un trattore con il rimorchio è arrivato a portarlo in salvo. «Era lo stesso che avevo superato - continua il suo racconto mentre mostra i segni dello sgradito incontro con il branco - prima della curva che porta al lago. Quando l’ho sentito avvicinarsi, non ci ho pensato un attimo, sono saltato sul rimorchio con un’agilità che non pensavo di avere». Il contadino lo ha poi accompagnato fino sulla strada principale dove lo hanno trovato i vigili urbani con le gambe coperte di sangue, ma nessuna ferita grave. «Abbiamo subito allertato il canile di Settimo - spiega il comandante dei civich di Volpiano, Paolo Bisco - ma finora i randagi non sono ancora stati catturati. La zona è enorme e non è un’impresa facile: chi dovesse frequentarla faccia molta attenzione».