MATTIA FELTRI, La Stampa 19/3/2012, 19 marzo 2012
Come imparare a sopravvivere e amare i debiti - Dunque questa sera molti di voi rincaseranno, conovocheranno una riunione di famiglia e metteranno a parte i componenti della nuova drammatica situazione finanziaria
Come imparare a sopravvivere e amare i debiti - Dunque questa sera molti di voi rincaseranno, conovocheranno una riunione di famiglia e metteranno a parte i componenti della nuova drammatica situazione finanziaria. Per esempio, nel caso di chi scrive, una moglie e due figli: «Cara, ho una notizia: ho scoperto che abbiamo un debito di centoventinove mila trecento euro, cioè trentadue mila e trecento euro a testa». Può darsi che il vostro consorte sia vittima di un colpo apoplettico. In tal caso non indugiate, fate la respirazione bocca a bocca, chiamate il 118, pregate i santi del Paradiso: se il consorte decedesse, infatti, il vostro debito e quello dei vostri figli crescerebbe ulteriormente. Non ve lo potete assolutamente permettere. I più fortunati, invece, avranno il consorte con il colpo apoplettico e l’assicurazione sulla vita. Comunque, stasera convocherete una riunione di famiglia ed escogiterete una serie di modi per rientrare dal debito. Intanto eccone alcuni. Metodo Scajola - Una mattina vi svegliate e il vostro debito è estinto. «Cara, lo hai pagato tu?». «No, tesoro: avevi detto che ci avresti pensato tu». «Io? Ma se mi hai detto che saresti passata in banca dopo il lavoro?». «Ma sei pazzo? Quando esco dal lavoro la banca è chiusa, lo sai benissimo!». «Beh, fatto sta che il debito non c’è più. Secondo te si è vaporizzato?». «Se scopro che qualcuno ha pagato il mio debito a mia insaputa...». E’ un metodo fantastico, ma purtroppo è un metodo che riesce molto, molto di rado. Metodo Berlusconi - Dovete far fidanzare uno dei vostri figli con uno dei figli di Berlusconi. Il problema è che vi tocca fare Natale ad Arcore, ridere alle barzellette del consuocero e leggere in anteprima le novecento pagine in bozza del «Libro nero del tecnicismo». Ok, d’accordo, è comprensibile: tenetevi il debito. Metodo Bossi - Portate i banchetti in piazza e battetevi per l’immediato riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti gli extracomunitari presenti sul territorio, regolari e irregolari, occupati e disoccupati, liberi e detenuti, bianchi e neri. Dite che è una questione di civiltà. Di cosmopolitismo. Le frontiere non esistono più. Intanto cantate “Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati. A battaglia vinta, consegnate personalmente il primo simbolico passaporto all’extracomunitario: «Oh, bello, fa trentaduemila e trecento...». Metodo Lavitola - Ampliate la riunione di famiglia. Convocate anche i nonni, le zie vedove e i cugini di terzo grado. «Facciamo così, voi mi date i vostri trentaduemila e trecento, io li porto a Monti e non se ne parli più. E’ una botta, ma almeno poi si dorme tranquilli». Radunato il malloppo, fuggite a Zanzibar. Metodo Monti - Vestitevi come un avvocato civilista di Stoccarda, fate battute tipo «sono il cognato ideale di tutte le avide mugnaie brandeburghesi», se qualcuno vi chiede un’indicazione stradale prendete appunti e poi rispondete «glielo farò sapere a suo tempo», alla sera rilassatevi sorseggiando un maraschino e mettendo sul grammofono il "Beim Schlafengehen"(tempo di dormire) di Richard Strauss. Bene, il debito continuerà ad aumentare almeno quanto la vostra credibilità intercondominiale che vi consentirà di contrarre un nuovo debito, acquistare nuove cravatte azzurrine e così via. Metodo Fornero - Chiedete l’applicazione domestica delle nuove norme sul lavoro e cacciate di casa i figli senza giu sta causa. In alternativa: Metodo Camusso - «Chi se ne frega». Metodo Berlinguer, Natta, Occhetto, D’Alema, Veltroni, Fassino, Franceschini, Bersani - Acquistate un barbecue e vendete salsicce. Metodo Fini - In realtà non è un metodo percorribile perché Luciano Gaucci ha finito sia le ex fidanzate che i soldi. In alternativa ci sarebbe il metodo Casini che a sua volta ha applicato una variante del metodo Berlusconi: il cosiddetto metodo Caltagirone. Troppo complicato: vi consigliamo di passare al prossimo metodo, di gran lunga il più efficace. Metodo Rutelli - «Io trentaduemila cosa? A chi? Ma io querelo!». Metodo Rao - Da Roberto Rao, deputato dell’Udc. Costui è famoso per le battaglie parlamentari, naturalmente, ma anche perché fa un figlio all’anno. Attualmente pare ne abbia nove. O dieci, dipende se ieri la moglie ha partorito o no. Questo gli consente di suddividere il debito con più parenti e di puntare, entro il 2023, a vantare un debito familiare pro capire di tredici euro e venti. Metodo Emiliano - Trovate qualcuno che vi spedisca quattro spigoloni, venti scampi, due dozzine di ostriche imperiali, cinquanta noci bianche, cinquanta cozze pelose, due chili di allievi locali di Molfetta (cioè seppioline) e otto astici. Il debito non diminuisce di un euro, ma stasera pancia mia fatti capanna.