Cristiana Mangani, Il Messaggero 20/03/2012, 20 marzo 2012
ALL’ASTA IL VOLANTINO CON LA CONDANNA DI MORO
Va all’asta una parte di storia d’Italia, una tra le più tragiche e incomprensibile. Basterà un’alzata di mano per aggiudicarsi i volantini delle Brigate Rosse, gli scritti deliranti del gruppo della stella a cinque punte, i processi, le esecuzioni. Ci sarà anche il documento del 15 maggio del 1978, quello riferito al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro. A metterli in vendita sarà la Bolaffi, a pochi giorni di distanza dal 34esimo anniversario del sequestro dello statista democristiano e dell’uccisione dei cinque uomini della scorta. I diciassette volantini verranno battuti a partire da mille e cinquecento euro, qualcosa in più di un atto firmato Hitler (1000 euro) o Mussolini (500 euro). Non si sa ancora quanti parteciperanno alla gara, prevista per il 29 marzo a Milano. A quanti interesserà comprare sentimenti, dolore, sangue, pezzi di una ferita non rimarginata perché ancora irrisolta e troppo recente per la storia del nostro paese.
La Bolaffi è entrata in possesso dei comunicati scritti dalle Brigate rosse nel periodo che va dal 1974 al 1978. Sono documenti ciclostilati, quelli recapitati nelle redazioni dei giornali, e spesso distribuiti davanti alle fabbriche, che avevano l’obiettivo principale di fare proselitismo e incitare alla lotta armata. È del 26 novembre del 1974 il messaggio che conclude con la frase «Leggere - Far circolare - Passare all’azione». Molti altri ne seguiranno.
Nonostante siano trascorsi 34 anni i volantini sono tutti ben conservati anche perché, dai buchi che si vedono sul lato sinistro, erano probabilmente inseriti in un faldone. Nel lotto che il 29 marzo andrà all’asta c’è anche il comunicato numero 6 del 15 maggio 1978, presumibilmente scritto da Mario Moretti che annunciava la fine del processo ad Aldo Moro avvenuto nella cosiddetta prigione del popolo: «L’interrogatorio del prigioniero Aldo Moro è terminato - avvertono - Stendere una cappa di terrore controrivoluzionario sull’intera società è l’unico sistema con cui questo Stato, questo regime Dc sorretto dall’infame complicità dei partiti cosiddetti di sinistra vorrebbe soffocare e allontanare lo spettro di un giudizio storico che il proletariato ha già decretato». «Per quel che ci riguarda - è ancora il contenuto del comunicato bierre - il processo ad Aldo Moro finisce qui. Processare Aldo Moro non è stato che una tappa, un momento del più vasto processo allo stato e al regime che è in atto nel paese e che si chiama: guerra di classe per il comunismo». Fino alla decisione ultima e irreversibile: «Le responsabilità di Moro sono le stesse per cui questo Stato è stato processato. La sua colpevolezza è la stessa per cui la Dc ed il suo regime saranno definitivamente battuti, liquidati e dispersi dalle iniziative delle forze comuniste combattenti. Non ci sono dubbi. Aldo Moro è colpevole e viene pertanto condannato a morte».
Il lotto partirà da una base di 1.500 euro ma a Bolaffi non sanno dire, per ora, a quanto potrebbe essere aggiudicato: «Abbiamo avuto questi 17 volantini - spiega Maurizio Piumatti, direttore della Casa d’aste - da un privato che li ha trovati in un ex Casa del popolo in mezzo a del materiale destinato al macero. Preciso che non è una persona nota e tantomeno ha avuto a che fare con quella vicenda. Noi organizziamo aste di manoscritti e autografi e non abbiamo mai trattato un materiale come questo, ovvero un ciclostilato. I documenti sono però molto interessanti perché appartengono a un periodo della storia della Repubblica per cui abbiamo deciso di proporli». Verranno battuti insieme con gli scritti di Carducci e Manzoni, con i progetti di auto Ferrari e cartine geografiche del ’700, con messaggi di Hitler e di Mussolini. E chissà che qualcuno non decida di comprarli per destinarli a un museo della memoria.