ALESSANDRO URSIC, La Stampa 18/3/2012, 18 marzo 2012
Il farmacista timido e la lattina con le ali - L’ uomo che «ha messo le ali» ai fan della sua bevanda sciropposa se ne è andato ieri a 89 anni per banale vecchiaia; con compostezza, come Chaleo Yoovidhya era abituato a fare, nella folgorante ascesa da umile lavoratore a secondo imprenditore più ricco della Thailandia, senza mai ostentare il suo status
Il farmacista timido e la lattina con le ali - L’ uomo che «ha messo le ali» ai fan della sua bevanda sciropposa se ne è andato ieri a 89 anni per banale vecchiaia; con compostezza, come Chaleo Yoovidhya era abituato a fare, nella folgorante ascesa da umile lavoratore a secondo imprenditore più ricco della Thailandia, senza mai ostentare il suo status. Gran parte della sua fortuna deriva dalla Red Bull, un prodotto diventato globale grazie all’intuizione del suo socio austriaco. Ma prima di spopolare nel resto del mondo, in patria il suo Krating Daeng era già il carburante della working class spremuta dal frenetico sviluppo del Paese. «Daeng» significa rosso e «Krating» è il gaur, una specie di bisonte asiatico: un’immagine di energia pura, perfetta per la creazione di questo figlio di immigrati cinesi che, dopo una lunga gavetta, aveva fondato un’azienda farmaceutica. L’idea gli era venuta ispirandosi a bevande coreane e giapponesi. Negli anni Settanta Chaleo - che fino ad allora produceva antibiotici - sperimentò con gli ingredienti fino a trovare la soluzione definitiva da commercializzare: acqua, zucchero, caffeina, taurina, inositolo e vitamine B. Un gusto un po’ da medicina, che però otteneva lo scopo: forniva energie rapide e a basso prezzo. Tra camionisti, operai edili, agricoltori fu un successo istantaneo, che dura tuttora. Il logo dei due gaur pronti a scornarsi diventò familiare, anche grazie alla sponsorizzazione degli incontri di muay thai, seguiti dalle classi medio-basse. Quando in Thailandia il Krating Daeng era ormai una realtà, nel 1982 l’austriaco Dietrich Mateschitz arrivò a Bangkok in viaggio di lavoro, per conto dell’azienda di dentifrici tedesca di cui curava il marketing. Il distributore in Thailandia era proprio la T.C. Pharmaceuticals di Chaleo. Mateschitz rimase colpito dagli effetti dal gaur rosso thailandese, tanto che cominciò a prenderlo per svegliarsi dal jet lag dopo un viaggio aereo. Poi formulò la proposta al suo futuro socio: una partnership egualmente divisa, per distribuire un leggermente diverso «toro rosso» in Austria dal 1987. E da lì, con un’esplosione nell’ultimo decennio, fino ai 160 Paesi di oggi. La versione internazionale che conosciamo è quella «cool» che ha creato il mercato degli energy drink: frizzante, non così densa come l’originale e con meno caffeina. In Thailandia, il Krating Daeng ha una connotazione più ruspante, così come lo sono il suo packaging e persino il gusto: è una bevanda liscia, tuttora venduta in una boccetta quasi da medicinale, e il sapore ricorda quello di uno sciroppo per la tosse. Ma costa poco (25 centesimi di euro per 150 millilitri) e rimane la più famosa, nonostante abbia ispirato almeno altri sette intrugli simili da parte di aziende concorrenti. La spina dorsale di Bangkok - tassisti d’auto e moto, lavoratori edili sfruttati per erigere grattacieli e centri commerciali che continuano a spuntare va avanti grazie al gaur ideato da Chaleo e venduto in ogni negozio all’angolo. Il rivale più pericoloso non è rappresentato dalle bevande simili ma dalle potenti metanfetamine, che costano pochi euro e sono diventate una piaga sociale negli ultimi anni. Di sicuro, il Krating Daeng e il «toro» suo fratello minore hanno messo le ali al portafoglio del suo fondatore. Quest’anno la rivista «Forbes» stimava il suo patrimonio in cinque miliardi di dollari, tale da collocare Chaleo alla posizione 205 tra i più ricchi del mondo. Un’ascesa vertiginosa, per un imprenditore cresciuto in una famiglia che allevava anatre e vendeva frutta. Arrivò a Bangkok dalla natale Phichit, nel Nord, per dare una mano nella farmacia del fratello. Un lavoratore infaticabile, pragmatico, dalle parole che pesavano. Mise la sua carica nella bevanda che gli ha dato tutto: denaro, fama, due mogli, 11 figli, e poi interessi commerciali dagli ospedali ai vini, fino alla scuderia di Formula Uno lanciata dal suo socio Mateschitz. Lui era più uno da lavoro nell’ombra. Con le ali del suo Krating, ora, è volato verso un altro mondo.